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Istinto

Istinto animale.
Trieb : pulsione umana.
"Lo spinarello : pesce maschio. Nel periodo riproduttivo aggredisce gli altri maschi, stimolato dal colore rosso del loro addome."
Non credo alla tendenza innata all'omicidio.
Ritengo che ognuno di noi nella propria vita abbia avuto almeno una volta l'istinto ad aggredire per uccidere.
Il limite tra pensiero e azione è una linea laser invisibile.
Oltrepassarla facendo scattare l'allarme nel tuo io è come essere in equilibrio su un piede solo.
Ti senti un calore che ti pervade tutto il corpo, l'adrenalina ti riempie le viscere.
Gli arti si muovono da soli come se qualcuno ti ordinasse di farlo.
Tu sei un robot. Tu non dipendi più da te stesso.
Ti fai coinvolgere da una griglia di sentimenti contrapposti.
Sì, no, sì, no.
Lo faccio, non lo faccio...
Passano frazioni di secondo nell'incertezza.
Tu non hai premeditato quello che stai per compiere.
Senti il prurito sulle labbra, sulla lingua, ti senti esplodere dentro un airbag che ti frantuma.
Il tuo nemico è lì di fronte.
Vorresti scappare ma una forza ti inchioda al presente.
Il terreno si trasforma in sabbie mobili dove sprofondi senza fine.
Non te ne puoi andare : il tuo ego si rifiuta.
Puoi soccombere, offrire l'altra guancia.
Le parole come lame tagliano il tuo orgoglio. Ti triturano sul tagliere dell'animo.
La decisione viene presa nel tempo di un respiro.
No, non puoi più sopportare la lapidazione che di giorno in giorno ti ha annientato come persona.
Nella favola, "il mostro peloso" pieno di rabbia si gonfia fino ad esplodere in mille farfalle variopinte.
La tua furia non si trasforma in mille colori.
Sono mille al contrario le macchie sul suo corpo e sul pavimento e sono di un unico colore.
Rosso sangue.

 

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6 commenti:

  • Paola Pinto il 26/08/2010 21:33
    Chiunque ci si potrebbe trovare, basta solo la giusta alchimia!
    Per fortuna, anche se siamo diventati esseri umani miserevoli, riusciamo quasi tutti (ancora!) a prevenire il trasformarsi di certe situazioni in omicidio/suicidio... ma i presupposti non mancano certo!
    Oggi sappiamo di tanti casi, ma in passato non erano meno, anzi! L'unico motivo per cui pensiamo che in quest'era siano aumentati questi casi è la maggiore diffusione di notizie tramite ogni tipo di media!
    Ottimo racconto, da gemellaggio con la mia poesia "Vibrazioni"

    Ciao Rainalda, grazie della tua visita e complimenti per il tuo estro creativo che vedo grande!
    paola
  • rainalda torresini il 03/08/2010 20:49
    Grazie per il tuo sagace commento. Ciao, rai
  • Anonimo il 03/08/2010 20:29
    Condivido in pieno la tesi che la pulsione omicida sia frutto di una reazione istintiva molto difficile da controllare, in particolari situazioni. Ma è proprio lì che scatta la differenza sostanziale tra gli esseri umani, tra chi comunque si è dotato di validi freni inibitori e chi invece si lascia andare.
    Ottima riflessione, scritta davvero bene.
    Ciao
  • Michele Rotunno il 03/08/2010 19:53
    Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo||||
  • rainalda torresini il 03/08/2010 19:48
    No. Non sono pensieri estivi. Ho scritto questo racconto in una fredda giornata d'inverno. Condivido però il fatto che d'estate il caldo dà molto alla testa alla gente e il maggior numero di delitti avviene in questa stagione. Il mio scritto vuole solo mettere in evidenza che esiste un filo sottile che divide l'essere pensante dall'omicida senza premeditazione. L'ho sempre pensato e forse anche gli uomini in un attimo possono trasformarsi in belve assetate di sangue. ci vuole molto autocontrollo per assomigliare ai cinesi...
    A proposito molto bello il tuo racconto sull'urlodi Munch che sono andata a riguardare.
    Ciao, rai
  • Michele Rotunno il 03/08/2010 19:38
    Per fortuna sono un animale a sangue freddo! Nel senso che gli istinti omicidi mi assalgono a mente fredda. In quel caso potrei davvero uccidere con sottile premeditazione. In fondo ammiro i cinesi che si siedono sull'argine di un fiume e aspettano il passaggio del cadavere del nemico.
    Ma che strani pensieri estivi! sarà il caldo?
    Ciao
    Michele