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L' opportuno agire

Mi ero allontanata da tutto e da tutti. Volevo il tetto del mondo. Cosi' li avevo lasciati alle mie spalle. Tutto si era fatto piccolo sotto i miei piedi, e non faceva più rumore. Solo io, ed il mio groviglio di storie nella testa e nel cuore. Sapeva di buono, sapeva di me. C'erano ombre sulle pareti, tutto veniva proiettato sul muro, nel fondo, ma non aveva parola, non consentivo dissenso alcuno e mi sentivo felice. Lontani e taciuti quei contorni si affannavano nelle loro due dimensioni, ridandomi la mia terza che per molto, troppo tempo era venuta meno. Fu allora che mi accorsi di quanto togliere fosse l'opportuno agire.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 08/08/2010 11:09
    Breve ma piaciuto.
    Brava!


    A. R. G
  • Anthony Black il 07/08/2010 12:30
    fu allora che mi accorsi di quanto togliere fosse l'opportuno agire.
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