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Incanto in un mattino di piena estate (Seconda e ultima parte)

Fu così che, mentre era assorto a seguire le scaramucce di due ragazzini adolescenti che due ombrelloni più in là si becchettavano su chi era più forte tra "Goku e Vegeta", percepì nell'aria un profumo delicato e intenso, un misto di zagare e cocco con note di mandarino e gelsomino.
Inspirò quel profumo morbido e penetrante e girò la testa di lato per cercare di capire da dove provenisse.
Poi la vide, da quella nuvola di profumo si materializzò una donna, il lungo caftano bianco aveva due profondi spacchi ai lati e ad ogni passo si intravedevano le gambe lunghe e abbronzate, leggermente trasparente nulla lasciava all'immaginazione, il bikini nero disegnava le pieghe delle sue morbide forme, il seno voluttuoso, il ventre morbido e i fianchi torniti.
Il viso era nascosto dalla tesa larga di un cappello di paglia nero, e i grandi occhiali da sole nascondevano lo sguardo ma le sue labbra carnose e turgide quasi imbronciate e ombreggiate dal cappello erano più di un richiamo e Mauro non potè fare a meno di seguirla con lo sguardo.
Raggiunse il suo ombrellone e si accomodò sul lettino si spogliò e a Mauro non sfuggì un che di sensuale nei suoi gesti mentre lentamente si sfilava il caftano, poi tirò via anche il cappello e scrollando leggermente il capo assestò i biondi capelli tagliati a caschetto che le incorniciavano il viso dolce e aggraziato.
Mauro non riusciva a distogliere lo sguardo era come ipnotizzato non solo il profumo lo inebriava ma c'era qualcosa di magnetico... un'aura sottile che emanava da lei, un che di accattivante, sensuale e animalesco insieme e finalmente capì, ammirandola, il significato esatto della parola sex-appeal.
Era così assorto nei suoi pensieri che non si accorse che il piccolo Filippo aveva cominciato a piangere.
Mentre interveniva a sedare la piccola lite tra i suoi due cuccioli adorati per una paletta contesa Mauro pensava a lei.
Il desiderio di avvicinarla era forte, doveva trovare una scusa per avvicinarsi.
Non era impresa da poco, da tanto tempo Mauro non corteggiava una donna cosa avrebbe detto o fatto per attirare la sua attenzione?
Ma in quel momento aveva altro da fare erano quasi le 11, 00 e di solito a quell'ora tutti e tre facevano il bagno al mare con canotto e salvagente... Prese in braccio Filippo che scalciava festante all'idea di sguazzare nell'acqua, il salvagente in mano e un passo dietro di lui Luca lo seguiva trascinando il canotto, insieme si incamminarono verso la riva, ogni tanto Mauro si girava per spronare Luca ad avanzare e ogni volta allungava lo sguardo per guardare lei.
Si divertiva Mauro con i suoi figli, e loro con lui, un amore profondo li univa doveva evitare che sentissero il peso e la tensione che aleggiava intorno alla sua infelice relazione di coppia. Passò più di un'ora tra spruzzi risate e tuffi dal canotto e per tutto quel frangente Mauro distolse il suo pensiero dalla bella signora bionda.
Ma appena fuori dall'acqua si sorprese ad allungare l'occhio per cercare di scorgerla, non riusciva più a localizzarla, e all'improvviso lo pervase un senso di ansietà... lei non c'era più. Si incamminò verso il suo ombrellone trascinando i suoi recalcitranti figli... davvero lei non c'era più... cominciò a sciorinare i suoi... "se avessi"... i "ma"... i "forse"... poi si rassegnò pensando che l'indomani sicuramente l'avrebbe rivista e allora non si sarebbe lasciato sfuggire l'occasione di conoscerla.

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7 commenti:

  • Daniela Di Mattia il 20/08/2010 08:13
    Perfetto Ylenia hai colto nel segno la piccola morale che volevo trasmettere grazie di essere passata. Un abbraccio
  • ylenia 2010 il 19/08/2010 23:57
    molto bello questo racconto,,,, probabilmente mauro ha perso un occasione, se n è andato via con il rimpianto di non aver coosciuto qull 'AFFASCINANTE SIGNORA BIONDA'... occasione persa...
  • Daniela Di Mattia il 19/08/2010 19:59
    Antonino, Nunzio che dire alle volte la vita vera è più romanzata di un racconto... e poi come si suol dire Mauro potrebbe essere l'eccezione che conferma la regola un uomo con il senso paterno più accentuato di altri sensi... ehmmm meno nobili.
    Un abbraccio a entrambi grazie di essere passati
  • Anonimo il 19/08/2010 17:11
    Sinceramente facevo il tifo per Mauro!
    Descrizione della donna... come dire... eccitante!
    Sono d'accordo con Nunzio... probabilmente un padre non ha quel senso "materno"

    Ottimo! Esordio col botto!


    A. R. G
  • Anonimo il 19/08/2010 13:27
    Bel racconto romantico, scritto bene e altrettanto bene delineato. Un solo appunto. Credo che l'autrice, per quanto abbia compiuto dei significativi sforzi, si sia identificata più con la misteriosa signora che con il protagonista. In effetti il comportamento di quest'ultimo ricorda più una madre che un padre.
    In ogni caso ottimo esordio.
    Ciao!
  • Daniela Di Mattia il 17/08/2010 19:49
    Ciao rainalda ti ringrazio per il commento è la prima volta che scrivo un racconto, quindi ero un po' titubante e ansiosa nello stesso di sapere se sarebbe piaciuto o meno... la Signora rappresenta il rimpianto di non aver potuto o voluto cogliere l'attimo. Ti saluto caramente Dany
  • rainalda torresini il 17/08/2010 14:58
    Bel raccconto che pur avendo un protagonista maschile rivela la scrittrice con grande sensibilità. Forse se la storia l'avesse sritta un uomo sarebbe stata diversa. Anch'io mi metto alle volte nei panni maschili e forse ci riesco, ma l'uomo che noi immaginiamo quando scriviamo nei suoi panni è forse un uomo romantico che è dificile da identificare. A parte il commento femminile del racconto mi è piaciuta molto sia la prima che la seconda parte.
    Una curiosità : Che fine ha fatto la signora? era forse un sogno? o una illusione?

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