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La stanza proibita (quarta e ultima parte)

Ad un certo punto scoppiò a piangere disperatamente, senza risolvere nulla, ma riuscì a sfogarsi. Mentre piangeva, sentì qualcosa cadere e si accorse che era quel libro nero che aveva notato prima in libreria. Asciugandosi le lacrime, si avvicinò chiedendosi come aveva fatto a cadere e senza sapere che quel libro era di sua zia. La sua curiosità la fregò di nuovo, perché aprì il libro nero e vide il disegno di due leoni indemoniati. L'immagine la spaventò un po' e quando presero vita, la terrorizzò. Entrò nel panico totale, i leoni neri ruggivano e si avvicinavano a lei con occhi infuocati. Cercò di avvicinarsi alla porta per aprirla e scappare, ma era chiusa e anche usando la chiave, era bloccata. Si girò, appoggiata alla porta, per vedere cosa facevano e loro si avvicinavano lentamente a passo felpato, ma con aria aggressiva.

Disperata e spaventata, chiuse gli occhi un attimo e mise una mano sul petto, come segno di dolore e protezione. Sentì la collana della madre, che strinse tra le mani e vicino al cuore. Pensava a lei e a suo padre, desiderando con tutto il cuore di tornare indietro nel tempo, per cambiare tutto e vivere felice il presente. Sentiva il calore che emanavano i leoni indemoniati che erano sempre più vicino, finché all'improvviso lei scomparve nel nulla.

Quando si riprese, era nella stessa stanza, davanti alla porta e seduta per terra. Alzandosi fece un giro panoramico con gli occhi e vide che la stanza era completamente diversa. I mobili erano più nuovi, c'erano splendidi raggi di sole che entravano dalla finestra, con le persine spalancate. La cosa che notò poi diversa era che nella culla c'era una bimba neonata e capì che era lei e che quindi era tornata nel passato. La neonata era sveglia, sorrideva e guardava il soffitto, quella grande non si vedeva, ma si sentivano entrambe perché quando la accarezzò sul viso, lei sentì l'emozione di avere accanto qualcuno e lei sentì la stessa cosa sul suo viso, come se una mano sfiorasse anche lei.

La porta era aperta e sentiva una dolce melodia composta con i tasti del pianoforte, voleva scoprire chi suonava e così la seguì sentendola sempre più vicino. Il pianoforte era nel salotto, come sempre e lei avvicinandosi alla porta scoprì che a suonare era una donna, riconoscendo la sua cara mamma. Giovane e bellissima, voleva correre ad abbracciarla, ma loro non la vedevano e poi notò che accanto a lei c'era anche suo padre e non voleva rovinare quel bel quadretto reale e romantico. Sentì dei rumori e si avvicinò alla sala da pranzo, dove vide sua zia che preparava un brindisi con tre bicchieri e con dello champagne. Proprio in quel momento, nel bicchiere posto in mezzo, mise una strana polverina che insospettì Nicole, ma la cosa che la spaventò di più era il libro nero accanto a lei, che era lo stesso da dove erano usciti i leoni indiavolati.

La zia cominciò a chiamare sua sorella e suo cognato per il brindisi, stava per uscire e Nicole non sapeva cosa fare, ma la zia si avvicinò solo alla porta e disse: "Venite dobbiamo brindare alla nascita della piccola Nicole, la mia bella nipotina!" I suoi genitori accettarono e le dissero: "Arriviamo subito!"

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0 recensioni:

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17 commenti:

  • sara zucchetti il 30/09/2011 14:30
    Grazie mille del tuo commento, sono contenta di aver creato quella souspance che ha coinvolto con piacere la tua lettura. Si forse dopo tutto questo mistero il finale sembra banale, ma come dici un lieto fine è sempre piacevole. Lo scopo del racconto era tornare indietro nel tempo e poter cambiare ciò che già è accaduto perchè nella realtà non si può fare.
  • L' Altra Me il 30/09/2011 13:37
    Bravissima a mantenere viva la curiosità fino alla fine!!! Non è da tutti!!!
    Non è vero che il finale è deludente! Forse viene meno la suspance che c'era prima, al massimo si potrebbe modificarne la forma, ma come termine per la storia mi piace!
    In fondo è scritto tutto con toni leggeri e delicati, non drammatici, un lieto fine fantasioso ci sta proprio bene
  • sara zucchetti il 04/06/2011 14:42
    Infinitamente grazie per la lettura molto veloce sono contenta che ti abbia coinvolto. Fantasia e magia mi piace molto metterli nei miei racconti.
  • Roberta Criscio il 04/06/2011 11:12
    Lieto fine e un pizzico di magia che non guasta mai.
  • sara zucchetti il 16/09/2010 11:22
    Grazie Denny lo sai che a me piace il lieto fine, questo racconto si basa sul poter tornare indietro nel tempo e cambiare molte cose che possono rendere negativa la vita. Cosa che nella realtà non potrà succedere
  • denny red. il 15/09/2010 02:54
    sara, ero preoccupato per john e nicole, ed ero pure triste, ma poi con la tua bravura e l'amore, hai regalato ancora un bel sorriso, Bravissima!! Sara, Molto Bello!!! IL Pianoforte, La Danza, Il Diario, la Collana della Madre, tutto bellissimo!!! Sara, Salutami nicole john mary, e ricordati.. al prossimo.. fai un bel, toc toc.
    Un Abbraccio.

  • sara zucchetti il 06/09/2010 21:16
    Grazie Margherita vedo che la pensi come me e sono contenta ti abbia fatto piacere leggerla
  • sara zucchetti il 06/09/2010 21:15
    Grazie Rainalda sono contenta che ti piaccia e del giudizio preciso che gli hai dato con attenzione. Hai capito che nonostante il misterioso inizio è semplicemente una favola. Grazie del consiglio proverò a rileggerla e modificarla per renderla più scorrevole.
  • Margherita Arnone il 06/09/2010 14:52
    Le favole sono belle perchè a volte non corrispondono alla pura e vera verità. Si ci può lasciare andare a momenti che nella realtà non potrebbero mai accadere. E piacciono hai bambini appunto per questo, possono viaggiare con la mente. Ti dirò che non essendo più bambina purtroppo, a me è piaciuta tanto, brava ho letto tutte le parti con piacere. A rileggerti.
  • rainalda torresini il 05/09/2010 12:26
    Ho letto tutto parti arrivando alla quarta parte dove riconosco la favola e la fantasia. Io penso che il finale sia adeguato allo scopo e possa colpire giovani preadolescenti. Mentre la l'inizio mi sembra un dejà-vu il finale è originale e creativo. L'unico appunto (se posso) è sull'abbondanza di aggettivi e di riferimenti superflui. Taglierei qualche cosa se fossi in te per renderla più scorrevole. L'idea è buona. A proposito del finale non è detto che debba essere prestabilito e rispondere alla logica. Per me va bene così. Brava, letto volentieri.
  • sara zucchetti il 04/09/2010 20:50
    grazie Pompeo ma come ho già spiegato il finale è una vita nuova!!!!!!!!
  • Don Pompeo Mongiello il 04/09/2010 19:49
    Fantasiosa anche se forse manca un finale. Comunque brava!
  • sara zucchetti il 04/09/2010 18:30
    Emilio e Michele, sì all'inizio volevo scrivere qualcosa di più losco, ma poi non sapevo cosa metterci in quella stanza e mi sono basata su un pensiero di fantasia che c'è spesso in ogni cuore: se si potrebbe tornare indietro nel tempo quante cose cambieremmo che non ci fanno vivere felici
  • sara zucchetti il 04/09/2010 18:27
    Grazie Nunzio sono contenta che ti sia piaciuta
  • Anonimo il 04/09/2010 17:42
    Bella favola! Brava Sara.
    Ciao.
  • emilio michele fairendelli il 04/09/2010 16:24
    cambierei anch'io il finale
  • Michele Rotunno il 04/09/2010 15:54
    Spiacente ma il finale ha deluso le attese. Dopo tanta souspance mi aspettavo di più.
    Probabilmente hai iniziato la storia senza avere in mente un finale. Nulla di preoccupante, è successo anche a me, proprio su questo sito, ed è uscito fuori un racconto su tre parti con parabola discendente. Può capitare.