username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Redenzione

Dopo la prima volta che l'avevo visto mendicare, ero tornata in quella zona tante altre volte.
Gli avevo portato da mangiare, e qualche volta l'avevo accompagnato al bar a prendersi cappuccino e brioche.
Col tempo aveva imparato a fidarsi di me ed era arrivato a raccontarmi parti personali della sua vita precedente. Mi aveva raccontato di quello da cui scappava, degli incubi che lo tormentavano e che lo portavano ad avere ancora paura.
Adesso me ne stavo davanti ad una tomba, intenta a fissarla. Avevo pagato io la sepoltura, e in quel momento ripensai ad un istante passato.

Ce ne stavamo affacciati al balcone di pietra intenti a fissare il Po illuminato dai lampioni.
"A volte vorrei poter rimediare ai miei sbagli", mi disse.
Mi voltai verso di lui: "E non puoi?"
"Non in questo caso, no."
Annuii, mi umettai le labbra e fissai un altro punto.
"Una volta ho letto che la vita non è altro che ricerca della redenzione."
"Che significa?"
Tornai con lo sguardo sul suo viso stanco e rugoso, consumato dal tempo e dalla paura.
Infine dissi: "Che in fondo tutti vogliamo essere perdonati. Da qualcuno, per qualcosa."
Mi guardò e chinò il capo per nascondere le lacrime. Poi non disse più nulla. Capii che per il momento non voleva parlarne, ed io rispettai la sua scelta.
Infine tornai a fissare il Po, e mi accorsi che all'orizzonte si stava facendo buio.

Tornai al presente e controllai l'orologio. Diedi un ultimo saluto alla lapide ed uscii dal cimitero.
Una volta in commissariato, Lentini non esitò a fare domande.
"Dove sei stata?"
"Sono passata in un posto."
"Hai un fidanzato?"
"Sì, e se proprio lo vuoi sapere è molto più bello di te."
Lui annuì. "Gentile come sempre."
Presi posto alla mia scrivania, e risposi: "Sei tu quello che non si fa mai gli affari propri, e poi si lamenta se gli rispondono male."
Aprii il cassetto chiuso a chiave, ed estrassi un fascicolo.
"È stata da quel barbone amico suo. Il cadavere ritrovato qualche mese fa", udii.
Alzai lo sguardo dalle carte e vidi Scalzi sorridermi: se ne stava in piedi dinanzi la sua scrivania.
Lo fissai. "Sei messo male se non hai niente di meglio da fare che spiarmi."
"Tanto è stato un suicidio. È inutile che cerchi indizi. Occupati dei veri casi."

123456789101112

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

15 commenti:

  • Roberta P. il 05/12/2010 09:31

    Grazie mille, cara! Contentissima!
  • sara zucchetti il 04/12/2010 21:19
    brava Roberta, sei davvero brava non potevo perdere questo racconto fantastico!
  • Roberta P. il 20/11/2010 18:30

    Davvero grazie mille, Claudia: è proprio un gran bel complimento!

    Grazie di essere passata!
    A presto!
  • Claudia Ravaioli il 20/11/2010 16:27
    Roberta: bravissima!!!! Ormai di donne detective/poliziotto eccetera sono pieni gli scaffali ma questa Fermi... mi sembra proprio che abbia una marcia in più!
  • Giovanni Sagonà il 07/11/2010 17:57
    aaahahahhahha!! non me ne sono neanche accorto.
  • Roberta P. il 06/11/2010 17:59
    AHAHAHAH!!! Beh... che devo dirti, Mottola? STRA - GRAZIE MILLE!
    I tuoi commenti sempre così ben esplicati non possono che farmi contenta!

    Concordo con te. L'argomento è interessante e mi è piaciuto approfondirlo e lavorarci sopra: magari anche nella speranza di far capire qualcosa di buono...
    Sul fatto invece che Fermi si metta in proprio, per il momento non l'ho messo in conto: anche perchè mi piace l'idea del poliziotto buono visto male dagli altri solo perchè non è disposto ad essere come loro!

    RIgrazie, Mottola!!!

    (ah! E comunque ci hanno perso quelli in divisa a non averti tra loro!)
  • Roberta P. il 06/11/2010 17:09
    Ahahah!!!
    Grazie mille, Michele!
    Dunque... adesso ne sto scrivendo uno con protagonista Fermi, ma presto tornerà anche Mandelli!
    Grazie ancora, è sempre piacevole vederti tra i miei puntuali lettori!
  • Roberta P. il 06/11/2010 17:02
    Ma, Giova? Tu che l'inglese lo conosci come le tue tasche, non mi correggi? "She's... etc etc"
    Grazie, carissimo! A presto!
  • Vincenzo Mottola il 06/11/2010 11:30
    Oh, abbasso la guardia un paio di giorni e mi ritrovo a leggere uno dei tuoi migliori racconti?? Applausometro al massimo, Robi, concordo con Giovanni che migliori a vista d'occhio, davvero impressionante!!
    Questo racconto è uno spettacolo, completo in ogni sua parte, avvincente, grande ritmo ma anche ben sviluppato nei temi affrontati: l'indipendenza di Fermi rispetto all'inquadramento poliziesco, come sai, mi tocca da vicino per recenti esperienze, ma anche la rinascita di un estremismo fascista e xenofobo è un bell'argomento. Devo dire che alla fine ho pensato che venisse cacciata definitivamente e si mettesse in privato, ma forse fa troppo America e a Torino l'America puzza troppo di Marchionne... comunque grande, mi sei proprio piaciuta parecchio!!!
    Ultimamente si è detto spesso che cinque stelle non sono sufficienti, e devo dirlo anch'io... sarebbe ora che si cambiasse il sistema di voto, magari in centesimi!!!
  • Michele Rotunno il 05/11/2010 19:40
    Beh, come vedi non sono il solo a proporti certi suggerimenti. Quando cominci a pensarci su?
    Per tutto il resto non fai che confermarti e confermarmi la tua bravura nei dialoghi.
    Brava Roby, ma non dimenticarti di quell'altra, mi piacerebbe confrontarle più spesso.
    Ciao
  • Giovanni Sagonà il 05/11/2010 17:03
    Scherzi? finito?? io starei ad ascoltarti per ore.

    un bacione, bella
  • Roberta P. il 05/11/2010 16:01
    Ahah! Sei la seconda persona che si esprime dicendo così: grazie anche a te, contentissima!
    Dunque... sia tu che Giuseppe avete parlato di azione: ora vi spiego un po'. Quando sono arrivata a quel punto del racconto, subito l'ho trovato difficilotto.
    Dal mio punto di vista, descrivere di combattimenti e cercare allo stesso tempo di mantenere un bel ritmo affinchè la scena non cada nel banale, non è facile! Però dopo aver preso il via, in poco mi sono ritrovata a scrivere la fine!
    Arrivati a questo punto, ci sono i vostri commenti che confermano la buona riuscita!

    Ahah! Do you think she sexy?
    Sì, beh. Quando ho creato il suo personaggio, le ho dato volutamente quell'aria un po' da sexy - dura, ma dal cuore buono e leale.
    Questo poi mi ha permesso e mi permetterà anche di creare scontri con i membri del commissariato stesso (vedi De Rosa e Scalzi).
    Fermi è una bella donna e allo stesso tempo è un poliziotto che lavora sodo secondo sani principi, e che non è disposta né a soccombere né a piegarsi alle varie illegalità che magari possono sorgere all'interno di una grande struttura.

    Okay, ora ho finito. Ahah! Bacione, Giova! E grazie di esser passato.
  • Giovanni Sagonà il 05/11/2010 13:34
    mmm... ma com'è che maturi così velocemente? questo è anche meglio di quello precedente!!
    Mi ripeto ma non fa niente, è giusto che venga detto quando bisogna dirlo: sei bravaaaaaaaaaaaaaa!! chi mi ha preceduto parla di pura azione: è vero. bella anche la parte dei ricordi di lei e le scene di confronto.
    io persevero nel dire che Fermi è sexy, non c'è niente da fare...
  • Roberta P. il 04/11/2010 21:31
    Ahahah! Vov! Son contenta, Giuse! Infinitamente grazie!
  • Giuseppe Tiloca il 04/11/2010 21:18
    Mi hai stupito Robi, non aspettavo altro che un tuo racconto per darmi la carica giusta
    dall'inizio, fino al ''torna a bere il latte'' fino ai tre spari, pura azione. Grande

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0