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La fuga dei cervelli

Ma lasciamoli andare!
Anzi dobbiamo essere grati che i nostri giovani studiosi più dotati riescano a trovare paesi ospitali, che danno loro tutto il necessario per specializzarsi e realizzarsi professionalmente.
Se così non fosse, talenti umani andrebbero sprecati, visto che in Italia non avrebbero possibilità di coltivare la loro professionalità e men che mai di esercitarla.
Un ottuso campanilismo (o una furbesca ipocrisia per stuzzicare la plebe) fa schiamazzare politici e giornalisti nostrali, che recriminano la sottrazione di patrimonio nazionale da parte di avidi e astuti paesi stranieri, a danno di un paese, il nostro, distratto e generoso. Facciamoli tornare, anzi rubiamo i loro cervelli, qualcuno sobilla.
La triste realtà è che questo paese non solo non sa preparare i propri ricercatori, ma non saprebbe neanche che farsene, non sarebbe neanche in grado poi di utilizzarli. Non a caso l'industria italiana non finanzia la ricerca, come invece avviene altrove.
Una lacuna culturale ci nega una società moderna in cui la scienza giochi un ruolo primario, come avviene nell'insieme dei paesi occidentali, cui ci illudiamo di appartenere. Così purtroppo non è, all'occidente ci lega poco più di una semplice contiguità geografica. Nella nostra opinione pubblica l'ottica scientifica non è popolare, anzi suscita diffidenza, surclassata da quella fideista cattolica.
Quindi non conviene neanche porsi l'obiettivo di trattenere i nostri cervelli, investendo nella scuola. Creeremmo professionisti sprecati, che poi dovrebbero comunque andarsene all'estero a lavorare.
Lasciamo allora che se ne vadano subito, così almeno evitiamo la spesa improduttiva del loro addestramento e soprattutto lasciamo a loro la possibilità di ambientarsi in giovane età nei paesi dove comunque finirebbero a lavorare e vivere.
Ci consolerà vederli tornare da pensionati illustri a ricoprire cariche onorifiche e a raccontarci cos'è la ricerca, negli infiniti convegni che nel paese delle chiacchiere abbondano.

 

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2 commenti:

  • carlo biagioli il 30/08/2011 00:05
    Cara Elisa, grazie del bel commento, che vedo oggi.
    Commento saggio e appassionato.
    Purtroppo le cose stanno così, come tu dici.
    Non resta che fare un po' di ironia e tirare avanti.
    Ciao.
  • ELISA DURANTE il 27/08/2011 09:17
    Che tristezza... Il fatto è che non gliene frega niente a nessuno, nè in alto nè in basso:
    in alto non gli importa perchè così i posti vanno ai loro figli, nipoti, ecc, i quali scaldano le poltroncine, non producono niente ma percepiscono stipendi; in alto non gl'importa perchè, in caso di necessità (diagnosi, cure...), si rivolgono loro stessi facilmente all'estero non avendo problemi economici. In basso non gl'importa perchè basta avere sky, pink & pall per vedere le partite, basta avere scarpe e borse firmate e... aggiungi quel che vuoi, nessuno si pone il problema, che è noiosetto e... fa pensare... Dio, che fatica pensare!!! tanto non serve a nulla!!!
    Che tristezza... non so aggiungere altro. O meglio, aggiungo una constatazione: con questa mia, il tuo racconto è stato aperto 274 volte, aperto dico, non letto. Un 10% di lettori l'avrà avuto? Tutti muti? tutti timidi? Forse avevano da guardare sky...
    Ciao!

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