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È ora (parte due) - Come nasce la luna

Narrano che un giorno due giovani ragazzi si incontrarono lungo il fiume che scorreva appena fuori città. Lei era bellissima. Alta, slanciata, capelli ricci e biondi lunghi fino al fondoschiena, occhi verde mare. Lui sembrava una statua per quando era perfetto: capelli scuri occhi azzurri.
"Il mio nome è Luna."
"Io mi chiamo Aner"
I due si innamorarono al primo sguardo. Ogni giorno alla stessa ora si incontravano al fiume. Nonostante la loro bellezza, i due ragazzi erano molto timidi. Ma un giorno lui prese coraggio e la baciò. La loro storia d'amore andò avanti per più di due anni fino a quando un giorno lei decise di lasciarlo.
"Mi sono stancata di te."
"Ti prego Luna non lasciarmi"
"Aner è finita. Io... io non ti amo più."
Lui si allontanò da lei
"Davvero non mi ami? Allora non ha senso che io viva!"
Salì in piedi sul cornicione del ponte e si gettò. Ma non si ritrovò nell'acqua. Bensì sulla terra ferma.
"Cos'è successo?"
"Ti ho salvato"
"Ma come? Io mi sono lanciato dal ponte"
"Ed io ti ho salvato."
"Come hai fatto"
"Io non sono un essere umano. Sono una Dea. Ed è per questo motivo che tu ed io non possiamo amarci."
Lui la abbracciò forte. Piansero insieme fino a quando Aner chiese a Luna di realizzargli un ultimo desiderio prima di lasciarsi. Una notte d'amore. Lei acconsentì e quella notte fecero l'amore. Dolcemente, con passione. Tutta la notte. Non era ancora l'alba quando lui si svegliò e cercò il suo corpo per riabbracciarlo di nuovo. Ma lui trovò soltanto un cuscino. La vide rientrare in casa qualche minuto dopo.
"Dove sei stata?"
"Dobbiamo parlare."
"Cosa c'è che non va?"
"Andiamo fuori ho bisogno di aria."
Si vestì in fretta. Luna si sedette nel prato e Aner accanto a lei.
"Loro l'hanno saputo, hanno visto e sentito tutto. Io devo andarmene dalla Terra."
"No ti prego Luna, ho bisogno di te! Non ti hanno dato qualche possibilità?"
"Mi hanno dato due scelte: o la tua vita o la mia."
Appoggia entrambe le mani sul petto. Una luce bianchissima e luminosa esce dal suo petto.
La lancia in aria. Una palla bianca illumina il cielo notturno. Lei si appoggia a lui, stanca.
"D'ora in poi ogni notte vedrai quella palla bianca illuminare il cielo. La vedrai ogni tanto piena, ogni tanto a metà, ogni tanto solo un quarto. E ogni tanto sparirà. Così non ti annoierai mai a guardarla. Quella sono io. Ti proteggerò, ti seguirò e solo così potrò amarti liberamente. Non dimenticarti mai di noi. Di come una Dea si innamorò di un uomo."
Il corpo di Luna si dissolve in mille farfalle. Aner guarda in alto il cielo.
"Sei bellissima Luna."
E così nacque la Luna.

Chiara dormiva già quando Federico finì la storia. Lui la baciò sulla fronte, diede un bacio alla foto di Rebecca e anche lui si lasciò cullare dalle braccia di Morfeo.

 

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2 commenti:

  • Sara Turco il 05/01/2011 21:21
    veramente bravaaa... mi è piaciuto molto il continuo... scritto molto beneee =)
  • Giacomo Scimonelli il 07/12/2010 09:57
    Veronica ho cliccato sulle 5 stelline.. ma evidentemente ci sono problemi con i voti... il tuo racconto mi è piaciuto tantissimo... scritto meravigliosamente... ottima narrazione... mi lascia un magone dentro... una storia d'amore impossibile che però vivrà nell'eternità...

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