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Telegiornale della sera

"Gentili telespettatori, l'EIAR vi da la buonasera. Anche oggi, come ormai da molte settimane, cominciamo il nostro telegiornale con le gravi notizie che ci vengono da Auschwitz..."
"Guido, per favore, spegni l'apparecchio. Non ne posso più di sentire le notizie della guerra mentre siamo a cena!"
"Ma mamma. Noi vogliamo sentire! E anche papà, vero?"
"Sì, sì. Ci sono notizie preoccupanti sulla sorte del governo. Le voglio sentire, dopo la solita sbrodolata sui campi tedeschi"
"Ma papà..."
"Zitta Maria, che sei solo una femmina! Come ti permetti di contraddire nostro padre?"
"Invece io parlo. Perché a me interessano questi collegamenti da Auschwitz. Ecco, guardate! C'è di nuovo quella giornalista, come si chiama, sì la Cecchi. Io l'adoro, vorrei essere come lei"
"Cosa avrà mai?"
"Mamma, non capisci? È una donna coraggiosissima. Pensa che si è finta ebrea per infilarsi dentro un campo di quelli"
"Lo sappiamo, sorella. Ce lo dici tutte le sere. Si è fatta internare ed ha rischiato di finire nelle camere a gas. Poi aggiungerai che solo l'intervento del Capo del Governo ha convinto Hitler a farla rilasciare. Uffa!"
"Tu sbuffi, ma intanto è grazie a lei che tutto il mondo sa di quello che sta succedendo la dentro. Di tutta quella gente innocente che muore. A migliaia"
"Beata gioventù! Siete così ingenui, figli miei. Intanto io non credo che quella gente non se la sia andata a cercare. Se sono la dentro qualche cosa avranno ben fatto! Poi, Maria, la tua grande giornalista, la mitica Cecchi, se è arrivata ad essere inviata dell'EIAR è solo grazie al fatto che era l'amichetta di Ciano, ecco tutto"
"È vero, papà. Io, al contrario di Maria, non ci vedo nulla di eroico in quella che fa. Sicuramente non è stata così ingenua da andare allo sbaraglio, era sicuramente tutto concordato con i tedeschi"
"Ma..."
"E poi, lo sanno tutti che lei punta a diventare Direttore del Telegiornale! E con questo colpo rischia di riuscirci"
"Zitti tutti, ora. Parlano del governo"
"Io intanto vi servo i tortellini"

 

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8 commenti:

  • Anonimo il 04/01/2011 18:18
    Molto bello e ben scritto... da l'idea della indifferenza della gente di fronte a certe tragedie. Io il tema lo sento particolarmente... ho fatto anche un sogno in tal senso e l'ho descritto.
    Un incubo in rosa... mi pare sia questo il titolo... comunque molto bravo sia per la scelta del contenuto che per l'abilità con la quale esponi. È seguendo l'amica Medina che sono arrivato qui... ciaociao.
  • Salvatore Cipriano il 18/12/2010 22:03
    Spaventosa indifferenza!
  • Anonimo il 13/12/2010 15:00
    Molto bello Gianni!
    Particolare ed efficace!
  • Anonimo il 11/12/2010 09:47
    Hai proprio ragione. quando penso all'indifferenza con cui si ascoltavnao quelle notizie, viene da rabbrividire. L'Adriatico è poco più di un lago, sulla nostra riva si rideva e scherzava, sull'altra si moriva.
    Eccellente, Gianni. Ciao.
  • Michele Rotunno il 10/12/2010 19:14
    I sei superraccomandato o tirano a sorteggio. Ihihihihihihih!!
  • Giovanni Barletta il 10/12/2010 15:18
    L'idea non è mia. L'ho presa di sana pianta da uno scritto di Adriano Sofri che cercava di spiegare il nostro atteggiamento verso quello che è successo a metà degli anni 90 con Sarajevo. L'ho trovata un'idea folgorante e l'ho voluta mettere in prosa.

    P. S.: la cosa incredibile è che è stata pubblicata in nemmeno 24 ore!
  • Anonimo il 10/12/2010 14:01
    A me è piaciuto il tortellino finale che normalizza e benedice. Bravissimo.
  • Michele Rotunno il 10/12/2010 13:43
    Fantatutto dal passato trasportato al presente-futuro scampato alla bell'e meglio. Ci avrei visto bene anche Vespa ed Emilio Fede.
    Ciao biricchino.

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