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Fa troppo freddo stasera

- Fa troppo freddo stasera, andiamo dentro. Ti va?-
Ci pensa un pò. Poi scopre che pensarci le costa troppa fatica, troppi pro e contro da calcolare, se e ma, quindi riduce il pensiero ad una semplice domanda e le dà una risposta lineare: fa freddo? Si.
-ok- risponde lei.
Lui la porta nel suo magnifico-box-con-soppalco-divano-lettore dvd che è il suo orgoglio. Lei si toglie il cappottino scozzese guardandosi intorno con aria vaga. Lo getta sulla scrivania troppo massiccia e fuori luogo.
-Ti va di vedere un film?-
Un'altra domanda. Stessa storia di prima. Una risposta automatica e con esclusione di pensiero.
-Ok. Cosa vediamo?-
- è una sorpresa. Siediti- e mentre lo dice si dirige a inserire il dvd nel lettore.
Lei si volta e fissa il divano, piazzato davanti alla piccola tv-lettore dvd, con aria perplessa.
I divani non sono mai una buona cosa. Ma ormai...
Si avvicina alla sua meta ticchettando coi tacchi sul parquet e si lascia cadere all'indietro verso la superficie morbida.
Quel che lei crede un amico intanto mette play e spegne le luci.
Anche questa non è una buona cosa. Ma ormai...
La luce fluisce lenta dall'apparecchio elettrico sbiadendo quanto tocca e rendendolo irreale almeno quanto le immagini che proietta.
Ogni cosa, sopratutto la carne pallida di lei, ora appare quasi evanescente.
I suoni, articolati in parole, che provengono da quella scatola dal bagliore lattiginoso, diventano un sottofondo confuso e a tratti fastidioso.
Lui le è praticamente saltato addosso, levandole quanto più riusciva. Lei si divincola. O almeno ci prova. Ma i suoi movimenti epilettici da tarantolata non sembrano sortire l'effetto sprecato. Nè tantomeno riescono a cantar vittoria i monosillabi no-no-lasciami-no che emette ritmicamente, alternando inspirazione ed espirazione.
Poi lui si ferma. E chiede scusa.
Si, vabè, "scusa".
Perdonaminonsocosamisiapreso.
Lei si ricompone ed esce il più in fretta possibile da quel posto.
Lasciamilasciamistareora.
Fuori piove.
Si ferma e si lascia bagnare.

Pensa che il cielo si stia scrollando di dosso tutto lo schifo che gli scagliamo contro. È come se il fumo delle sigarette si carichi di tutto il grigiore, urla, apatia di questa gente e lo mandi al cielo. E poi piove. Piove.
Per le lettere d'amore scritte al computer. Per i silenzi e le troppe parole inutili vomitate sull'asfalto. E i nostri cuori malmessi. Per le nostre storie vuote e i sentimenti di seconda mano. Per le serate passate davanti ad uno schermo lampeggiante. I tacchi alti delle bambine. Per lo schifo. Il vuoto. Il grigio. E le assenze. Le sue. Per i ti amo urlati in testa che rimbombano nello stomaco e non li riesci a digerire e quando li rigurgiti fanno un gran casino. Per l'alcool che non è mai abbastanza.

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6 commenti:

  • Ivan il 29/07/2011 16:43
    ... devi continuare a scrivere. Non mi stancherò mai di ripetertelo.
  • Guido Ingenito il 09/03/2011 11:40
    stai crescendo molto, si vede.
    racconto breve che ha ragione di esistere. svolgimento pulito e alternanza di momenti descrittivi e momenti riflessivi molto accorta.
    il bello è che tutto sembra spontaneo.
    lavora di più sui personaggi: in questo racconto lei spicca, è abbastanza definita. Ma lui? lui in fin dei conti è colui che da il via a tutto quello che succede (a livello narrativo), eppure è solo un fantasmino

    vorrei leggere qualcosa di tuo di più impegnativo, tipo un file word di tre o quattro pagine.

    per ora sei su un'ottima strada.
    dimenticavo: ottimo titolo, ottima la chiusura del primo paragrafo (è volontaria l'evocazione?), ottima la chiusura di tutto il racconto.

    Guido
  • ayumi il 04/03/2011 17:28
    grazie per i vostri commenti =) mi fanno venir voglia di continuare a scrivere =)
  • *Sunflower* il 02/03/2011 19:22
    mi piace moltissimo la seconda sequenza, è moltomoltomoltomolto vera
  • YURI STORAI il 01/03/2011 17:08
    bello ma forse era da inserire nei racconti, comunque interessante.
  • Anonimo il 01/03/2011 16:37
    bellissimo il tuo racconto...
    intenso e denso di sensazioni...
    mi è piaciuto davvero tanto

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