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L'antico potere dei draghi

In un'antica città, ai piedi di una collina c'era un foro nelle profonde cavità del monte, la gente del popolo diceva essere abitata da gente al quanto scontrosa, era chiamata l'entrata per la città del disordine.
Un bel giorno però dei ragazzini stavano giocando tra di loro a una sorta di rimpiattino, uno dei ragazzi, il più giovane, Dovahn si nascose nell'entrata per la città sotterranea, subito notò una sorta di scrittura rondeggiante e molto elegante dipinta nel muro, non sapeva il significato di quelle antiche parole, ma lo incuriosirono così tanto che proseguì all'interno dimenticandosi degli amici lasciati all'esterno, il percorso si faceva sempre più buio, afferrò una torcia che era attaccato in una delle antiche pareti roccee e prosegui all'interno.
Fuori all'esterno gli altri due ragazzini preoccupati per l'amico iniziarono a cercarlo furiosamente, trovarono anche loro l'entrata roccea e proseguirono all'interno.
Dovahn ormai era in piena balia di emozioni e curiosità, quel luogo gli faceva provare fortissime emozioni, proseguendo all'interno e seguendo l'antica scrittura arrivo in un punto in cui due persone, evidentemente del luogo stavano parlando nella loro lingua, Dovahn curioso e senza paura, si avvicinò ai due gli disse:
-Ciao! Sapete per caso dirmi che luogo è questo?
I due alle parole del nostro esploratore impervio si girarono e risposero:
- Nehimudenek! [Non ascoltarci!]
Il giovane allora non comprendendo le loro parole si rivolse a loro con voce più convinta e gli ripetette:
-Scusate, forse non ci siamo capiti... vorrei soltanto sapere che posto sia questo... la vostra lingua non la capisco è tanto bella quanto strana!
allora in più anziano del luogo di avvicinò a Dovahn e gli disse:
-Ragazzo mio, questa è l'antica città scolpita nelle profondità del vostro monte in epoche così antiche che nessuno ne sà le origini nemmeno io, la nostra lingua viene chiamata Dovahkem o linguaggio dei draghi, voi che vivete in fuori da questo luogo non potete comprenderla... è molto antica;e così il vecchio sorridendo tornò a parlare con il suo amico.
Dovahn allora essendosì tolto la curiosità tornò in dietro, ma tornando indietro, dopo poco incontrò i suoi due amici, allora il nostro esploratore, fece conoscere ai suoi amici l'uomo che gli aveva spiegato la storia del luogo, l'anziano ancora una volta si avvicino e raccontò la storia ad entrambi, la storia affascinò tantissimo i ragazzi, il vecchio, subito dopo aver parlato con diede loro due collane fatte di scaglie di drago il vecchio le chiamò "Gindreil kogaaleileit" ovvero Collane benedette, avevano una forma particolate moldo bella e colorata, chinarono la testa e si fecero mettere le collane come un campione la sua medaglia, dopo di che il vecchio a loro disse:
-"Mi raccomando ragazzi tenetevi stretti questi doni che io ho dato a voi, queste collane sono molto potenti, vi doneranno un incredibile agilità e forza, usatele con parsimonia, come un povero razia il cibo per la sera, e non dite a nesuno da chi vi sono state donate, altrimenti per il nostro popolo sarà la fine... su... ora andate, buon viaggio, e che la benedizione dei draghi sia con voi!"
I ragazzi salutarono e se ne andarono.
In città dopo poco i ragazzi iniziarono a fare del bene alle persone che stavano male, avevano davvero compreso il vero significato che il vecchio aveva voluto dire loro, e fu così che i loro nomi sono ancora scolpiti là, su quelle rocce, che un giorno donarono loro tanta fortuna e gioia.

 

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1 commenti:

  • Anonimo il 02/06/2011 17:58
    Fantasioso

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