Non scesi nella hall ma lo attesi in camera e non mi preoccupai del mio abbigliamento:indossavo un semplice pantalone in lino, una maglia multicolore ed un pio di orecchini ambra che davano luminosità al mio volto. Un lieve tocco alla porta che aprii immediatamente mentre un sottile ramo di ginestre passava dalla sua alla mia mano... una ginestra in india??? non mi meravigliò più del suo sguardo e del suo sorriso. Quando avevo detto che la ginestra era il mio fiore preferito? Mai! Eppure lo aveva capito! Spesso i miei abiti riportavano stampe di quel fiore o le modelle che li indossavano portavano un rametto tra i capelli. Aveva capito! Sorridemmo e ci accomodammo sul terrazzo della camera. Il cameriere portò la colazione, Bevemmo insieme il kefir e mai bevanda era stata più dissetante e mai colazione fu più trascurata;ci guardavamo e mentre le nostre voci si raccontavano gli occhi si osservavano e osservavano il Gange e la strada che si animava. La mia piccola, semplice vita passò dal mio cuore al suo e poi lo ascoltai. Mi stava donando la sua vita!