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Mazzacane - cap. III

La mattina del lunedì, recandosi al lavoro, Nino casualmente vede Stefania e Manfredi in atteggiamento più che amichevole e ne rimane turbato, entra in biblioteca prima dell'arrivo di Gibbì. Questi, arrivando pochi minuti dopo, lo affronta malignamente.
"Ciao, ieri sera mentre tu scrivevi il tuo libro ho visto tornare i "romani", tutti e quattro allegri e felici. Quel Manfredi deve aver fatto passi da gigante. Certo è che quei due fanno proprio una bella coppia insieme! Intendo lui e la signorina Stefania. Eh, dovresti vederli...!" Nino, scattando in piedi dalla rabbia gli urla
"Basta! Non permetterti più, mai più di... di.." Sconvolto non riesce a terminare la frase e Gibbì, imperterrito, si finge indaffarato poi, con calma glaciale, si avvicina alla scrivania e gli dice
"Scusami, non volevo ferirti, ma è questa maledetta storia del libro che mi fa diventare maligno. Non riesco proprio a mandarla giu. Scusami ancora"
"No, guarda che non attacca! È una malignità che potevi anche risparmiarti. Non so cosa ti prende ma il libro non c'entra. Sono tutte scuse"
"Se è così che la pensi allora..."
"Ma dai, non essere tanto vigliacco! Cosa c'entra il libro adesso? Primo, non devi scriverlo tu e secondo, non vedo a quali pericoli io vada incontro e, terzo, non ti sei mai interessato alle mie faccende personali e non vedo perché di punto in bianco dovresti occupartene"
"Ma allora non vuoi proprio capirlo che ti sono amico e come tale mi preoccupo per te?"
"Ma se fino ad oggi non hai fatto altro che sfottermi!"
"Ma questa è l'amicizia Nino. Fino ad oggi abbiamo vissuto come in un guscio, isolati dal mondo esterno, nulla ci veniva a intaccare e quasi nulla di quanto succedeva la fuori ci riguardava direttamente. Cos'altro ci restava, pardon mi restava, che stuzzicarti di tanto in tanto? Anche su cose cha sapevo per te serie, ma sempre senza alcuna malignità. Ma ora, Nino, le cose sono cambiate e questa in cui ti sei impegolato è una faccenda maledettamente seria e tu la prendi sottogamba. Lasciatelo dire da uno che ha i capelli bianchi, questa volta rischi di grosso"
"Ma rischiare cosa, santo Iddio?"
"Innanzi tutto la tua serenità. Guardati, sono solo tre giorni che sei preso da questo libro e sembri dimagrito di cinque chili. Sei diventato serioso di colpo, anche se in effetti.. ti dona un aspetto più.. maturo, negli occhi ti si legge una preoccupante apprensione. Hai l'aspetto di uno che si è beccato una bella influenza, con gli occhi lucidi che ti ritrovi. E poi, il tuo libro quando lo scriverai? Non certo qui in biblioteca perché avrai bisogno di consultare ogni momento quelle stramaledette carte o i tuoi appunti. A casa, di giorno, non potrai dimenticarti di avere una madre che non sta bene in salute e quindi non ti resterà che la notte. Quanto potrai resistere?"
Nino non gli risponde. Sa che ha perfettamente ragione. Per cui Gibbì continua
"Non voglio sembrarti ossessivo ma questo è niente in confronto alle preoccupazioni vere che provo e di cui abbiamo già discusso venerdì. Quei maledetti figli di puttana ti staranno addosso, vedrai che non ti lasceranno in pace e ti faranno venire tanti complessi che nemmeno te li immagini. Dapprima ti liscieranno a dovere, poi verranno le frecciatine e gli avvertimenti e tu ti sentirai, prima in obbligo, poi in scrupolo e infine preoccupato. Nino, tu ora credi di aver toccato il cielo con un dito, sicuramente ti senti importante, ed è comprensibile per uno che è sempre vissuto nascosto in un buco come questo ma, ascolta il consiglio di un amico, non montarti troppo la testa, per favore, patirai di meno, dopo.."

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5 commenti:

  • Giovanni Barletta il 18/04/2011 18:28
    Dopo il menù ecco l'antipasto. Il pranzo sarà lungo e, credo, soddisfacente!
  • Anonimo il 13/04/2011 13:27
    Mi sto appassionando a questo racconto!!!
    Anche io faccio il tifo per Stefania
  • Anonimo il 13/04/2011 07:41
    Nino, fatti aiutare da Stefania con questo benedetto libro. Sempre più interessante, Michele. Mi sa che ne avrai per un bel po', con sta trama.
    Ribaciamo le mani, don Nino... ciaociao
  • Anonimo il 12/04/2011 21:42
    Baciamo le mani
  • Fernando Piazza il 12/04/2011 16:51
    Ho proprio paura che questo racconto ti terrà parecchio impegnato. Riecco spuntata Stefania... La storia comincia a prendere corpo e si delineano i filoni portanti. Ne leggeremo delle belle. Al seguito

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