username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Cambio

Vi sarà' capitato di sentire parlare di "cambio di stagione".
A cosa pensate? Forse alla primavera in arrivo o all' estate alle porte, alle ferie e magari alle vacanze...
Nooo... vi sbagliate! Se quella frase è stata pronunciata dalla vostra mamma o da vostra moglie o comunque dalla donna con cui dividete la vostra casa, preparatevi
a giorni di guerriglia casalinga.
Si, perché qualunque sia lo spazio a disposizione negli armadi, nei cassetti, e in tutti i mobili che nel corso della vita hai acquistato per ovviare al problema, puntualmente almeno due volte all' anno il tifone del cambio di stagione si abbatterà' su di te spazzando via ogni altro interesse con la forza del logico riposizionamento di ogni capo di abbigliamento : tutto viene tirato fuori e ammonticchiato sui divani, sui tavoli e tutti i ripiani sono occupati da cose che non sospettavi neanche di possedere!
La casa assomiglia a una enorme trincea : per un attimo ti viene voglia di chiederle a cosa servano tutte quelle paia di scarpe che a te sembrano quasi identiche, ma alla fine rinunci, perché' sai benissimo che lei troverà' una spiegazione e anzi comincerà' a parlarti dei tuoi calzini spaiati e di quella t-shirt logora che ti ostini ancora a mettere.
Naturalmente non arrischiatevi neanche a pensare che in questi momenti ci sia spazio per un pasto normale, del resto anche la cucina è stata invasa da oggetti
di ogni tipo che attendono una nuova e più' logica collocazione!
A questo punto pensi che potresti buttarla sul romantico :-" tesoro da quanto tempo non andiamo in quel ristorantino sul mare dove ubriachi di vino e d' amore ti ho proposto di venire a vivere con me?"- ( ancora non sapevi del "cambio di stagione" )
Ma lei addirittura infastidita per la proposta inadeguata al momento, risponde con un tono che farebbe imbufalire anche un santo :-"scusa, sei cieco? non vedi che sto lavorando?"- E sicuramente vorrebbe aggiungere :- "per te!"- Ma si trattiene.
-"No, che non sono cieco"- pensi, ed è proprio per questo che ti ho invitata, per fuggire da mutande e stivali.
Invece non dici niente, la guardi sconsolato, poi dai un'occhiata veloce a tutto il resto e capisci che è una battaglia persa. Tanto vale battere in ritirata.
In questi casi velocità' e determinazione sono fondamentali : con una mano afferri il giubbotto e nell' altra hai già' le chiavi!
Con un balzo sei fuori e visto che il tuo stomaco comincia a gorgogliare ti fermi li' al chioschetto per un panino al volo.
Fortuna che adesso devi andare al lavoro: un' oasi di pace e serenità' ! Saluti con piacere anche il collega che fino a ieri ti stava un po' antipatico : ci sono tante ore da passare e in fondo lavorare non è poi così male.
Ormai è sera e devi tornare a casa : apri la porta quasi con timore ma... non c'è più' niente in giro, i divani sono sgombri, le trincee scomparse , come se la mano di una fata con la sua bacchetta magica avesse fatto sparire ogni cosa... tiri un sospiro di sollievo. Entri in punta di piedi in camera da letto : lei dorme.
In cucina accanto ad un pezzo di pane già' tagliato in due, trovi un biglietto :-"stasera focaccia alla calabrese "- e una freccia che indica il frigo.
Due fette di salame piccante e un pezzo di provolone è tutto quello che riesci a razziare.
L' indomani quando ti svegli, lei è già' uscita...-"ah, si, è dal parrucchiere"-.
Cominci a vestirti, apri un cassetto per i calzini e... trovi un maglione. E le camicie che fine hanno fatto? Maledizione!
Se avessi almeno quella vecchia t-shirt... pazienza, tanto hai sei mesi per trovare tutte le tue cose... fino al prossimo "cambio di stagione" !

 

2
6 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

6 commenti:

  • ELISA DURANTE il 18/04/2011 08:21
    Il "cambio stagione" è come l'ora legale: una calamità a cui non ci si abitua mai!
    Molto piaciuto!
  • Massimo Bianco il 17/04/2011 22:04
    E al termine di un altalenante crescendo, eccoci giunti al vertice! Un bel raccontino davvero, mi è piaciuto, è spiritoso e ben scritto. Con i toni e le esclamazioni giuste potrebbe quasi essere un buon monologo di uno dei non tanto numerosi comici validi di Zelig. Ciao quater.
  • Anonimo il 17/04/2011 14:00
    Perfetto... hai fatto un giro in casa mia?... ahahah... veramente azzeccato, questo pezzo. Anche ben scritto... bravissimo... ciaociao
  • Michele Rotunno il 17/04/2011 11:16
    Sono un fresco reduce da questa battaglia, in più mi è costato l'acquisto di un altro armadio. Ma il caos non l'hanno voluti in permuta. Pazienza!
  • Marcello Insinna il 17/04/2011 10:35
    ha ha ha mi sono divertitto scrivendolo. ti ringrazio
  • Fernando Piazza il 17/04/2011 09:44
    Ti leggo sempre con gran piacere. Questo pezzo lo straquoto. È scritto benissimo, da un punto di vista formale. Non toglierei nè aggiungerei nulla. Il contenuto è assolutamente indiscutibile, di una verità micidiale e tanto più apprezzato in quanto ne hai dato una descrizione ironica e rassegnata. Inutile dire che solidarizzo con te e mi metto dalla tua parte. Condivido la stessa esasperante esperienza che si ripete, come tu sottolinei, ogni cambio stagione con un'atroce puntualità. Mi consola il fatto che molto probabilmente non siamo i soli ad essere vittima di questo supplizio reiterato.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0