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Stasera smetto d'uccidere

Sai, quando la pioggia fa quella leggera musica dolce che ti sembra che il tempo si sia fermato e che senti le gocce cadere sulla tettoia in alluminio e che chiudi gli occhi e sogni.
Sai quando l'odore della pioggia penetra dentro di te e che i brividi d'umidità ti fanno alzare le spalle e tirare su il colletto del vecchio giubbotto americano che ancora resiste come me, d'altronde abbiamo la stessa età.
Io ed il giubotto americano comprato a St. Pietroburgo.
Un bel far niente accompagnato da un falò ed una bottiglia di vino rosso.
Ci vorrà un bel po' di brace per far cuocere queste salsicce che Giuseppe mi ha regalato. Ho tempo; anche per la brace.
Questo fuoco sembra felice, il vento ogni tanto lo riavviva e questo assume forme di sfida e poi si ricompone in una bella fiamma. Più fiamme.
Il fuoco è protetto dalla tettoia che a sua volta protegge me dalla pioggia che leggera continua a cadere senza sosta da molte ore.
C'è anche la luna. Una parte della luna gioca a nascondino con stelle invernali e nuvole, l'altra parte dorme già dà un pezzo!

Sai, non volevo farlo, ma alla fine ho dovuto farlo. L'ho inseguito pedinato e poi l'ho ucciso. Un colpo solo al cuore.
Non volevo farlo perchè oramai non mi interessa più uccidere ma dovevo un favore al Cambogiano. Ora non devo più niente a nessuno, neanche a me stesso!
Da oggi in poi non uccido più

Apro il vino rosso. Il vino rosso ci stà bene con le salsicce. Ho fame.
Sai, a me piace bere del vino rosso mangiando salsicce riparato dalla pioggia guardando un fuoco e pensare che da oggi non uccido più...

Fin da piccolo mi chiamano Babba. Non ho mai saputo perchè tutti ancora oggi mi chiamano Babba! Mi piace Babba! Da stasera smetto di chiamarmi Babba. Da questa sera non mi chiamo. Non ho bisogno di un nome. E neanche di un sopranome!

Ho un dolore al petto. Sarà un reumatismo. Il mio corpo è umido. Sono stanco ma questa stanchezza mi piace. Mi rilassa questa stanchezza.

Ho voglia di fumare. Di bere un cognac e di mangiarmi queste salcicce.

Mi chiamavo Babba...




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1 commenti:

  • Isaia Kwick il 05/07/2011 17:09
    Molte riflessioni inducono il racconto.

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