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Frasi di Alberto Moravia

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Se fossi religioso, direi che è venuta l'apocalisse, quando appunto si vedranno i cavalli pascolare il grano. Siccome non sono religioso, mi limito a dire che sono venuti i nazisti, il che, forse, è la stessa cosa

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Questo è certamente uno dei peggiori effetti della guerra: di rendere insensibili, di indurire il cuore, di ammazzare la pietà

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L'uomo vuole sempre sperare. Anche quando è convinto di essere disperato



Niente ha successo come il successo

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La comicità implica l'esperienza indispensabile della serietà, mentre la serietà non implica affatto l'esperienza della comicità.

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Le esperienze che contano sono spesso quelle che non avremmo mai voluto fare, non quelle che decidiamo noi di fare

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Le amicizie non si scelgono a caso ma secondo le passioni che ci dominano

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Quando si agisce è segno che ci si aveva pensato prima: l'azione è come il verde di certe piante che spunta appena sopra la terra, ma provate a tirare e vedrete che radici profonde

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Un male incerto provoca inquietudine, perché, in fondo, si spera fino all'ultimo che non sia vero; ma un male sicuro, invece, infonde per qualche tempo una squallida tranquillità

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Soprattutto quando ero bambino, la noia assumeva forme del tutto oscure a me stesso e agli altri, che io ero incapace di spiegare e che gli altri, nel caso di mia madre, attribuivano a disturbi della salute o altri simili cause

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Frasi Alberto Moravia (nome reale Alberto Pincherle, 1907 1990) è stato uno scrittore italiano, fra i principali autori della letturatura italiana del XX secolo. Nelle sue opere frequenti sono i temi della sessualità, dell'esistenzialismo e dell'alienazione moderna. Fu compagno di Dacia Maraini.
Nella sua vasta pubblicazione, si ricordano Gli indifferenti, Racconti romani, La vita interiore.