amico... diosanto, credo sia una parola grossa! forse col tempo, con i segni della morte sul collo. Forse solo allora ameremo i nostri difetti, le nostre abitudini e le nostre patologie. E ne diverremo complici. All'inizio, però, nessuno di noi le accetta di buon grado: al limite tentiamo di conviverci.
Beh... io proprio non le sopporto le mie patologie, specie quelle immaginarie. Da brava ipocondriaca le ho tutte.
Però voglio provare, non si sa mai. Grande Alda Merini.