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Le superstizioni sono la vera religione del popolo, mica il cattolicesimo o l'islamismo!

 


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21 commenti    

21 commenti:

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  • il 07/02/2013 14:00
    Qualcuno mi ha detto che dovrei smetterla di citare le mie frasi o i miei aforismi nel commentare le opere altrui, ma, ci sono delle occasioni in cui, mi va ancora di farlo.

    Beh, su il dubbio, tra le frasi che ho scritto recentemente ce n'è una che dice: "Il dubbio ha un lato positivo e benefico. Oltre ad ammonirci a non lasciarci facilmente ingannare, ci aiuta a mantenerci distanti da qualsiasi forma di fanatismo o estremismo."

    Spero non sia andato "fuori tema" o, come si dice in gergo forumistico, "off topic".
  • rescaldani franco il 05/02/2013 22:03
    "A buon intenditor poche parole"
  • Antonio Gariboli il 05/02/2013 20:58
    Certo che non mi sento offero cara Vera e non intravedo nessuna cosa del genere nelle tue parole. Sono solamente pensieri che ognuno di noi elabora in base alle proprie esperienze vissute.
    Non credo che sia offensivo reputare una persona ignorante, nel caso del sig. Busi lo dico perchè in altre occasione ho avuto modo di sertirlo parlare a vanvera su svariati argomenti oltre che su argomenti che avevano a che fare con la religione e la religiosità. Può darsi che magari abbia ragione lui ma da come è messa la sua frase sempra più una sentenza che una semplice opinione. Per la questione fede resto dell'idea che se c'è fede non può esserci dubbio. Il dubbio non crea, nega o quanto meno non da per certo ciò a cui si crede. La ricerca spirituale dentro la fede rafforza la fede ma non crea dubbi sulla fede stessa. Credo che Sant'Agostino abbia dato un esempio di questo e del resto basta leggere con attenzione il vangelo per avere la certezza che dentro la fede non ci può essere il dubbio.
    Un ultima cosa la volevo dire a riguardo del fanatismo che altro non è che un praticare un becero egoismo mascherandolo con la fede che invece non c'è.
    Quindi cara Vera stai tranquilla che c'è niente di offensivo nelle tue parole e ti ringrazio del tuo contributo ed avermi dato la possibilità di esprimere meglio il mio pensiero.

  • il 05/02/2013 15:47
    Posso essere schietta anch'io, almeno quanto te, Antonio Gariboli? Dare dell'ignorante agli altri, oltre a non essere carino, è sempre anche rischioso per noi: poichè sempre può essere che gli altri abbiano ragione e noi no. Io, per esempio, che molto a contatto sono stata tutta la vita con persone parossisticamente religiose, ti ASSICURO che ho dovuto spesso constatare quante e quali superstizioni indirettamente favorissero. Non..."colpa di Dio", OVVIAMENTE, ma spesso assai di certi suoi zelanti servitori che più la forma delle religioni servono che lo SPIRITO.
    In quanto ai dubbi, davvero tu pensi che, appena in noi sorga un dubbio, non ci sia più fede?? Guarda che proprio allora può nascere il più bel colloquio col Dio AUTENTICO che CON FEDE AUTENTICA si voglia cercare e proprio allora la nostra fede può essere, anzichè indottrinamento passivamente subito, aspirazione VERA.

    Nella VIVA SPERANZA di non averti offeso e certa che, a farti parlare come parli, sia solo un grande attaccamento a ciò in cui credi, cosa in sè ottima, se non ci rende fanatici.
    Vera
  • Antonio Gariboli il 05/02/2013 15:07
    Ribadisco ancora una volta che il Sig. Busi è fortemente ignorante in materia di religioni.
    Vorrei anche dire che non ci sono religioni che incoraggiano le superstizioni. Il problema sta nell'uomo che nel dubbio (e qui convengo con Jean. Paul) si attacano ad altro. Ma chi sta dentro una fede non deve avere dubbi, nel momento che affiora il dubbio la fede finisce di essere tale!.
  • il 05/02/2013 12:33
    Direi che le religione non sono superstizioni, ma che alcune di esse le incoraggiano e promuovano perché hanno tutto l'interesse che i suoi seguaci rimangano ignoranti e sottomessi ai loro piedi.



    Spesso accanto alla fede c'è il dubbio, un dubbio che ci rende inquieti e insoddisfatti, ci rende confusi e indecisi sulla direzione da prendere. Le persone tendono ad inventare, disegnare, colorare e vestire il loro dio (o dei) basate sulla loro razza, colore, ascendenza, origine e soprattutto sulle loro convinzioni religiose, e queste differenze generano tensioni che si tramutano in scontri fino a culminare nell'attacco e persino nell'eliminazione fisica dell'avversario. Secondo la mia logica, nessuna guerra può essere santa; nessuna forma di terrorismo può ottenere benedizione, qualunque sia il fine. Gli uomini continueranno ad uccidersi gli uni gli altri fino al giorno in cui cominceranno a svilupparsi spiritualmente e a svolgere il loro dovere in modo imparziale e ponderato, opponendosi a ogni forma di integralismo e di predominanza di una fede sull'altra. La verità (se così possiamo chiamarla) è che siamo tutti coinvolti in una guerra "psicologica" stupida, meschina insensata che ha già fatto tanti feriti e piagati, non solo verbalmente ma in alcuni casi anche fisicamente. Lasciamo perder le nostre diatribe e sforziamoci per quanto possibile per fare qualcosa di veramente utile e importante, cioè qualcosa che regali la vita e non la morte, per tutti quelli meno fortunati di noi.



    Questa è solo una mia riflessione personale e quindi ampiamente opinabile, e come tale deve essere presa da chi non la pensa come me.
  • augusta il 05/02/2013 11:13
    d'accordo con.. lucantoni
  • il 05/02/2013 07:52
    La vera fede abita solo nelle coscienze che fanno di tutto per mantenere libera ed autentica la propria coscienza, la ricerca di Dio, di senso della vita. E chi ama la libertà, le superstizioni non le considera proprio. A meno che non abbia incontrollati problemi psicologici.
  • rescaldani franco il 05/02/2013 06:30
    Mi pare che Busi qui voglia sottolineare la forte ignoranza dovuta all'indifferenza dei popoli verso la conoscenza e la comprensione, così che sia per loro facile credere al gatto nero che a un dogma o un mistero.
  • Alessandro Guerritore il 18/09/2012 06:03
    Diciamo che le superstizioni rappresentano un vero dramma per la maggior parte delle persone, senza, si sentono persi e il più delle volte non ne possono fare almeno.
    Conta più la superstizione che la fede in taluni casi, una vera e propria contraddizione per tutti coloro che credono in Dio ma non ne possono fare almeno di questa immagine popolare, che di certo, aiuta a sminuire le paure negative della propria fantasia.
  • Antonio Gariboli il 17/09/2012 20:26
    Paragonare le superstizioni a una religione mi sembra proprio una bella corbelleria e nonostante l'intelligenza del sig. Busi denota una certa ignoranza in materia di religioni.
  • Raffaele Arena il 18/09/2011 01:18
    Signor Busi, la stimo ma mi delude per tre aspetti: primo la sua eccessiva esposizione mediatica che la porta a dire nella quantita' minor qualita' di pensiero (effetto telecamera e probabilmente problemi d'audience), secondo perche' le superstizioni hanno poco che fare con le religioni, centri di potere, mentre le prime insieme di comportamenti antropologici, in parte ormai inutili, mentre la spiritualita' va sempre esercitata. Terzo per la sua ostentazione aristocratica di un modus vivendi che oggi in pochi possono permettersi. Perche' uno scrittore deve essere personaggio televisivo?
  • Alessandro Guerritore il 04/09/2011 08:11
    Nella vita è sempre necessario trarre dal setaccio le giuste cose.
    Distinguere la conoscenza dal sapere, evita la confusione.
  • Luigi Lucantoni il 31/08/2011 01:49
    niente di + vero, poiché i dogmi sono di comptenza degli stregoni (clero cattolico, imam, bonzi...)
  • Alessandro Guerritore il 23/07/2011 23:47
    La paura e l'incertezza, generano superstizioni.
    La fede a tali superstizioni, l'ignoranza.
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  • Giacomo Scimonelli il 01/05/2011 08:29
    non mi piace questo pensiero...
  • il 01/05/2011 08:03
    Non sono proprio d'accordo con questa affermazione...
  • Donato Delfin8 il 06/04/2011 20:09
    ah bè non è vero ma ci credo?
  • il 22/03/2011 10:06
    A me piace Busi in quanto scrittore persona colta informata e quant'altro... in questo caso parlando di superstizione oserei definirle come credenze popolari irrazionali che nascono nella notte dei tempi e che secondo me non centrano niente con un credo religioso...
  • roberto cavuoto il 16/01/2011 13:02
    è da lì, secondo me, che nascono le religioni e ne costruiscono il proprio potere.
  • Maria Teresa il 16/10/2010 15:55
    A guardare in faccia questa società, si direbbe proprio di si.
    Gli uomini non sanno che farsene di Dio, poi li vedi svenarsi dietro a sedicenti maghi...
    Ah, poveri noi!!!