L'unica felicità possibile sta nel saper riconoscer quando è il momento di muoversi per andarla a cercare e quando è il momento di fermarsi per gustarla; tuttavia, il secondo mommento non può durare un istante di più: l'abitudine alla felicità è una contraddizione in termini che non di rado coincide con una felicità di tipo beota e mitologico datati, per sempio, dal successo in soldi e in amore che, non appena cambia segno, trasforma l'ex felice - a spese d'altri, quasi sempre - in un demente, in un fanatico, in un depresso, in un lagnoso e vendicativo rompipalle.