Quando pensiamo con orrore alla morte, la consolazione più sicura ed efficace che ci è data è sapere che essa ha almeno questo di buono, che è la fine della vita.
Credo proprio che per questa semplice ma veritiera considerazione non si possa trovare consolazione nel pensiero che la morte sia la fine della vita, ma, bensì, la fine della "nostra" vita! E non è poco!...
Ah bè nessun problema Giovanni...
farebbero di sicuro una nuova legge finanziaria universale che si va in pensione almeno
a 2 milioni di anni... ma secondo me diranno.. questo sarà il bonus per la prossima vita
Avrei paura di più di non morire mai!!
Ne avrebbero ancora più paura gli economisti e i ministri delle finanze: immaginate che la gente va in pensione magari a 125058 anni; come si fa, a quel punto, a pagare le pensioni di li' all'eternità ??
Riformulo a modo mio... quando penso con orrore alla morte, mi consolo pensando che alla fine sarà tutto finito. Se un anno fa ho tremendamente faticato, oggi non sento il dolore. Se la morte sarà orribile e dolorosa, una volta sopraggiunta non conterà quanto sia stata sofferta.
Tornando al senso che ne ha voluto dare Schopenhauer, non so, io sono piuttosto attaccato a questa vita.
Perfettamente d'accordo con te, Massimo. Tuttavia può succedere di odiare la vita, per poi cambiare idea; come può avvenire il contrario. Dopotutto si vive attimo dopo attimo; e vai a sapere come va a finire
il 01/04/2010 12:04
Chi rifiuta di attribuire alla vita la magnificenza, e la considera solo nella sua indiscutibile accezione negativa di sofferenza, non vuole valutare la realtà attraverso il fine superiore per il quale la realtà esiste e vive.
il 01/04/2010 11:57
Questa affermazione lascia intendere che Shopenhauer non ha amato una donna che lo ricambiava con lo stesso amore. È con dispiacere per lui che lo noto, perché nonostante non sia stato uomo di conoscenza spirituale la sua intelligenza individuale e la sua personalità sono state rilevanti e inconsuete.