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Gli amici si dicono sinceri, ma in realtà sinceri sono i nemici: bisognerebbe perciò utilizzare il loro biasimo per la conoscenza di se stessi, come una medicina amara.

 


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13 commenti    

13 commenti:

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  • massimo vaj il 10/05/2014 18:44
    Maddai... i nemici sono sinceri solo nel riconoscere di essere dei nemici, ma pur di farti condannare mentirebbero sulla testa dei loro figli. Per conoscersi è sufficiente lasciare che la propria coscienza esprima giudizi sinceri, perché è lei la peggior nemica del nostro ego.
  • il 16/11/2013 17:24
    È vero, sono nel nemico traspare la verità, anche se avversa.
  • Tinelli Tiziano il 08/02/2013 07:33
    asserzione molto profonda, da tenere in considerazione.
  • il 20/02/2012 11:44
    punto di vista molto interessante...
  • Donato Delfin8 il 04/10/2011 21:48
    eh bè Artù questa mi sa tanto d'uva
  • Sandra Checcarelli il 25/03/2011 22:54
    ben detto... la sincerità è sempre davanti a noi con il nostro nemico, l'amico alla fine non lo è mai con noi fino in fondo è troppo per lui...
  • Donato Delfin8 il 19/02/2011 19:54
    Ah bè Artù sinceramente non è difficile trovarli sinceri ma dipenderà anche da quanto noi siamo sinceri con loro?
  • Daniele Danh il 19/02/2011 19:32
    Gli amici veri sono sinceri, il difficile è trovarli...
  • Gianni Spadavecchia il 11/10/2010 22:32
    Non d'accordo... un buon amico è più che sincero,è parte di te!
  • Enrico Ferrini il 30/08/2010 20:02
    Un buon amico, in realtà, è ben più sincero di un nemico.
  • Donato Delfin8 il 01/07/2010 12:03
    Ad esser sinceri non sarà mica la classificazione il reale problema?
  • il 01/07/2010 09:42
    L'amicizia non è vera se manca la sincerità e l'obiettività, proprio questo è il difficile, essere schietti e duri nei confronti di qualcuno a cui vuoi bene...
  • il 13/04/2010 13:33
    Se si parla di amicizia genuina non si deve escludere la sincerità, ma considerarla espressa a puntate, le quali sono necessarie all'amico per rivelarti il vero senza perdere la tua amicizia. La differenza, che si trova nel giudizio che un nemico dà di te, sta nei brevi e feroci insulti non dilazionabili che mostrano l'estremità di un solo punto di vista antagonista al tuo. Quella non è la verità di ciò che sei, ma quello che il tuo nemico vorrebbe che tu fossi. Soffro quando devo mostrare che Shopenhauer non è un genio, perché gli sono affezionato molto. È un uomo che ha sofferto molto, diversamente da me che ho imparato e essere diffidente attraverso la gioia di vivere.