I pensieri messi per iscritto non sono nulla di più che la traccia di un viandante nella sabbia: si vede bene che strada ha preso, ma per sapere che cosa ha visto durante il cammino bisogna far uso dei suoi occhi.
Solo colui che scrive è il depositario delle sue emozioni profonde che hanno scaturito un pensiero, una poesia. Chi legge non potrà mai arrivare al vibrare di quelle corde musicali che l'hanno ispirata.
Chi ama la poesia, ha un certo allenamento nel cogliere le sfumature, in un certo senso, prende in prestito gli occhi del poeta ma poi, filtra il tutto con i propri organi di senso e, col proprio intimo sentire.