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Frasi di Bertold Brecht

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Una delle principali cause della miseria delle scienze sta, molto spesso, nella loro presunzione di essere ricche. Scopo della scienza non è tanto quello di aprire la porta all'infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all'infinita ignoranza

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Sapete come si sviluppa la perla nell'ostrica? Un corpo estraneo insopportabile, per esempio un granello di sabbia, penetra dentro al guscio, e l'ostrica, per seppellire quel granello, secerne calce; e in questo processo rischia la morte. Allora, dico io, al diavolo la perla, purché l'ostrica resti sana! Le virtù non sono appannaggio unicamente della miseria, caro mio. Se i vostri genitori vivessero prosperi e felici, potrebbero sviluppare le virtù della prosperità e della felicità. Bisogna dunque proprio mentire alla tua gente?

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Oggi siamo seduti, alla vigilia di Natale, noi, gente misera, in una gelida stanzetta, il vento corre fuori, il vento entra. Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo: perché tu ci sei davvero necessario.

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Esitare va benissimo, se poi fai quello che devi fare

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Le immagini del mattino e della notte traggono in inganno. I tempi felici non nascono così come un mattino succede a una notte d'inverno

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Che cos'è l'effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?

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Durante i miei nove anni alle scuole superiori non sono riuscito a insegnare niente ai miei professori

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Quando ci si trova davanti un ostacolo, la linea più breve tra i due punti, può essere una linea curva

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Nelle epoche della più grave oppressione si fa generalmente un gran parlare di grandi e di nobili temi

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Il rifugiato siede nella valletta dei salici e torna a riprendere ancora il suo arduo mestiere: sperare

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Bertolt Brecht (Augsburg, 1898-Berlino, 1956). Drammaturgo e poeta. Tra i migliori lirici tedeschi del '900. Negli anni della scuola Brecht mostrò un comportamento indipendente, anticonformista. Insieme ai compagni di Liceo Brecht scrisse musiche per le sue poesie, suonando la chitarra in scorribande notturne. Teorico della rappresentazione teatrale elaborò la teoria del "teatro epico", secondo la quale l'attore non doveva diventare il personaggio, ma solo raccontarlo, in modo che lo spettatore potesse mantenere una distanza critica su quanto veniva rappresentato. Con l'avvento del nazismo dovette fuggire dalla Germania e vagò esule per l'Europa fino ad approdare in America. Aderì al marxismo e dopo la guerra, tornato in Germania, divenne direttore del Teatro di stato della Germania Est. Le sue opere rivelano una profonda sensibilità umana e sociale

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