Questa è una frase contraddittoria, perché se la strada per la felicità non c'è, la felicità non potrà essere una strada. Frase analoga a quella che dice che è il vivere il fine del vivere, e che comporta che nulla di sacro c'è nell'esistenza, o che è più importante fare la strada di casa che entrare nella propria casa. Tutte affermazioni una più stupida dell'altra.
Come potrebbe essere la felicità il fine dell'esistenza quando la stessa felicità è solo uno stato d'animo, oltretutto esclusivamente umano? Solo la assoluta consapevolezza potrebbe avere, come secondario risultato, la felicità assoluta.
Molte frasi strampalate sono coniate da chi confonde le acque e sono spacciate per essere di Profeti e santi. Questa è una di quelle. A voi capirlo.
Non è una frase del Buddha. Buddha non confonderebbe mai il fine coi mezzi e, in più, il fine è la conoscenza assoluta, non la felicità. Buddha ha sempre affermato che nessuno potrà mai essere felice fino a quando un solo essere sarà infelice. La conoscenza alla quale ho accesso è la stessa del Buddha, per questo posso parlarne con tanta sicurezza, a rischio di essere lapidato.
il 20/03/2014 07:51
C'è da fidarsi perché quest'uomo rimase per anni immobile e dunque le Strade era in grado di sognarle!