La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina.
La nozione di chiarezza, per nostra disgrazia, pare essere intrinsecamente e fatalmente oscura.
Il problema del proletariato attuale è che comprende i tre quarti della popolazione, ma molti non lo sanno. Se un piccolo materialista storico come me potesse aiutare qualcuno a prenderne coscienza...
Quelli di Tienanmen erano veramente dei ragazzi poveretti, sedotti da mitologie occidentali, un poco come quelli che esultarono quando cadde il muro; erano dei ragazzi che volevano la Coca-Cola.
Nel mercato planetario far ridere è arma di potere.
Uno sguardo vergine sulla realtà: ecco ciò ch'io chiamo poesia.
È meglio scrivere di riso che di lacrime, perché ridere è ciò che è proprio dell'uomo.
Mi dedicai alla musica, e per un paio di anni studiai pianoforte. Tutto questo poi trovò una sostituzione nella scrittura. Questo spiega come mai la scrittura venga da me per lo più concepita come cosa da eseguire.
Romanzi sono anche il Don Chisciotte o il Satyricon che non si combinano davvero con quello che noi oggi possiamo intendere con questa categoria letteraria.
In cinquant'anni molte cose sono profondamente cambiate, la poesia è cambiata, ma non è cambiato il compito dei poeti, quello di disegnare il profilo ideologico di un'epoca.
Edoardo Sanguineti (1930-2010) è stato un poeta, scrittore e autore teatrale italiano.
Sanguineti è stato un esponente di punta del Gruppo '63, attore del dibattito culturale del Novecento in Italia.
Oltre che per le proprie opere, Edoardo Sanguineti viene ricordato anche per il lavoro di critica e studio su Dante Alighieri.
Nei primi anni '80 è stato deputato del PCI.