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Le leggi del mercato discografico odierno mi sembrano molto molli: non sono riuscite a far rispettare la paternità del proprio impegno musicale, della produzione. Non ci sono leggi abbastanza forti che tutelino o facciano rispettare gli artisti, i produttori, gli interpreti: la musica ha dei costi e bisogna retribuire le tante persone che ci lavorano. Mi pare ci sia una diffusa rilassatezza e poca volontà.

 


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2 commenti    

2 commenti:

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  • ELISA DURANTE il 12/08/2011 07:13
    Già, è un mercato come un altro e necessita di leggi rigorose!
  • Donato Delfin8 il 28/02/2011 17:03
    Già... non siamo mica in US
    D'accordissimo