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Frasi di Elias Canetti

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Tutto ciò che viene mangiato è oggetto di potere

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Lei litiga perché poi piange meglio. Lui litiga perché poi si sente un toro

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Un elemento pericoloso dei divieti è che ci si fida di essi e non si riflette su quando sarebbero da cambiare.

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E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori? - darwinismo capovolto

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Com'è facile dire: trovare se stesso! Quanto ci si spaventa, quando davvero accade!

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Gli sarebbe piaciuto venire al mondo in tutte le epoche, di continuo, e ogni volta, preferibilmente, per sempre

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La prima e più saliente contrapposizione è tra uomini e donne; la seconda, fra i vivi e i morti; la terza, fra amici e nemici

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Se le gazzelle avessero una fede e se il leone fosse il loro dio, potrebbero spontaneamente concedergli una di loro per placare la sua avidità. È proprio quello che accade fra gli uomini: dalla loro angoscia di massa trae origine il sacrificio religioso, che per un certo periodo di tempo frena il corso e la fame del potere pericoloso

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Chi assisteva a una predica credeva in buona fede d'essere interessato alla predica Tutte le cerimonie e tutte le regole di tali istituzioni tendono in fondo a catturare la massa: meglio una chiesa sicura, piena di fedeli, che l'intero mondo infido

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Il comportamento esteriore degli uomini è così equivoco che basta mostrarsi come si è per vivere completamente occultati e sconosciuti

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Elias Canetti e' stato uno dei più grandi scrittori del Novecento. Nato nel 1905 da genitori ebrei a Rustschuck, in Bulgaria, dopo varie peregrinazioni per l'Europa al seguito della sua famiglia, si stabilì a Vienna, dove si laureò in chimica. Non esercitò mai, ma si dedicò interamente alla letteratura. Dopo l'annessione dell'Austria alla Germania nazista si trasferì a Londra. Il successo internazionale gli giunse grazie al primo volume della sua autobiografia, La lingua salvata (1977). Nel 1981 fu insignito del premio Nobel per la letteratura. Tra le altre sue opere: Auto da fé, Il frutto del fuoco, Il gioco degli specchi, i racconti Le voci di Marrakech e i saggi Massa e potere, La coscienza delle parole, Il cuore segreto dell'orologio, La tortura delle mosche. Muore a Zurigo nel 1994.