Denunciare è del giornalismo, proporre soluzioni è già politica
Berlusconi governa il Paese dalle sue centoquarantasette stanze di Arcore e parla al popolo come l'erede dei Borboni
I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?
Per me il mestiere che ho scelto, quello di giornalista, ha sempre significato raccontare la storia giusta al momento giusto
Mentre Benigni mi raccontava a che punto era con Pinocchio, io lo guardavo negli occhi e pensavo che quell'uomo dall'accento toscano tanto simile alla gente delle mie parti, con un po' di capelli in meno dall'ultima volta che ci eravamo visti, i soliti pantaloni senza piega, la camicia troppo larga e fuori dalle brache era il genio che il mondo ci invidiava
È difficile non desiderare la donna d'altri, dato che quelle di nessuno, di solito, sono poco attraenti.
Avrei fatto il giornalista anche gratis: meno male che i miei editori non se ne sono mai accorti
Sono un giornalista che ricorre, con una certa frequenza, alle citazioni, perché ho memoria e perché ho bisogno di appoggi: c'è qualcuno al mondo che la pensava, o la pensa, come me.
Ho sempre sognato di fare il giornalista, lo scrissi anche in un tema alle medie: lo immaginavo come un vendicatore capace di riparare torti e ingiustizie ero convinto che quel mestiere mi avrebbe portato a scoprire il mondo
Per quanto mi riguarda, arrivato quasi al traguardo, rifarei tutto quello che ho fatto
Enzo Biagi (1920-2007) è stato uno scrittore, conduttore televisivo e uno dei più famosi giornalisti italiani del XX secolo.
Negli ultimi anni della sua lunga carriera Enzo Biagi ha condotto il programma tv "Il fatto", trasmissione di approfondimento politico cancellata dai palinsesti RAI dopo il cosiddetto editto Bulgaro di Silvio Berlusconi.