Per me il mestiere che ho scelto, quello di giornalista, ha sempre significato raccontare la storia giusta al momento giusto
L'accusa verso di me è sempre stata la stessa: Biagi è un comunista. Forse deluderò qualcuno e qualcuno, invece, sarà felice: non sono mai stato comunista, sono solo un vecchio socialista In fin dei conti questa accusa cosa voleva dire? Che mangiavo i bambini? Ed è incredibile che quell'accusa mi abbia accompagnato fino a ottantadue anni, quando ancora una volta, ho pagato per le mie idee. [si riferisce all'editto bulgaro di Berlusconi]
Il fatto editoriale del secolo. Già Dio ha qualche problema con la Bibbia, che nel nostro Paese, ogni anno, raggiunge quattro milioni di lettori. Il volume autobiografico Una storia italiana che racconta vita e anche miracoli di Silvio Berlusconi entrerà in dodici milioni di famiglie. Forse andrebbe rivisto il titolo: Una storia mondiale perché non si conosce una vicenda che sta alla pari con questa. Comincia cantando a bordo di una nave e poi ha un repertorio che conquista milioni di elettori. È una trama affascinante come Via col vento. Al di là delle parole, nel libro ci sono alcune lacune: non si parla della prima consorte del leader, del divorzio e non risulta che Silvio avesse un fratello di nome Paolo
Berlusconi governa il Paese dalle sue centoquarantasette stanze di Arcore e parla al popolo come l'erede dei Borboni
Dieci morti. Dieci poveri, inutili morti. Li hanno uccisi quei democratici che respingono le nostalgie dei missini va ne sopportano i voti; li ha uccisi la cattiva politica, l'ipocrisia, il compromesso, l'interesse meschino che cancella i principi e fa tacere la coscienza Li hanno uccisi coloro che hanno trasformato il Parlamento in un'osteria, coloro che fanno attribuire le miserie dei politici a presunti vizi della democrazia... li hanno uccisi coloro che insabbiano gli scandali sperando che il tempo faccia dimenticare. Siamo tornati nell'immediato dopoguerra. Urli di sirene, gas lacrimogeni, spari, tumulti, la violenza scatenata, il solco dell'odio che torna a riaprirsi
La televisione riempie molte solitudini
Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più. La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà
Il bello della democrazia è proprio questo: tutti possono parlare, ma non occorre ascoltare
I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?
Ho sempre creduto che, se c'è un posto al mondo dove non esistono le razze questo è proprio l'Italia: infatti le nostre antenate ebbero troppe occasioni di intrattenimento
Enzo Biagi (1920-2007) è stato uno scrittore, conduttore televisivo e uno dei più famosi giornalisti italiani del XX secolo.
Negli ultimi anni della sua lunga carriera Enzo Biagi ha condotto il programma tv "Il fatto", trasmissione di approfondimento politico cancellata dai palinsesti RAI dopo il cosiddetto editto Bulgaro di Silvio Berlusconi.