Eh, il grande Epicuro colpisce sempre nel vivo. Troppo a lungo incompreso a fondo a causa di una distorta lettura che ne fece Cicerone, per il quale era in sostanza il filosofo del piacere inteso come godimento puramente fisico, Epicuro ebbe invece un forte saldezza morale invitando sì a ricercare il piacere ma quello che comporta l'assenza di piacere e dolore, ovvero uno stato di equilibrio interiore che definì, in greco, atarassia. Un piacere che deriva dal sentirsi in pace con se stessi e dal non desiderare quanto è al di fuori della nostra portata e non ci è indispensabile per una felicità vera. Epicuro è tra i filosofi che porto nel cuore, e questa sua massima me lo fa dimorare ancora più stabilmente.