Forse uno dei miei problemi è che non chiedo niente a nessuno, ma ho bisogno di tutti
Ognuno di noi è fatto da tanti se stesso e non solamente da uno. Diciamo che siamo come un'assemblea condominiale composta da tante persone diverse. C'è quello più tollerante, c'è quello più permaloso, quello che si incazza subito, quello che parla poco e quello che non sta mai zitto.
Bisognerebbe impedire alle persone di interpretare i silenzi.
Spesso si vive come se fosse per sempre e ci si dimentica degli attimi
L'odio appartiene ad attimi di impotenza
Se si sbaglia ad allacciare il primo bottone di una camicia di conseguenza si sbaglieranno tutti gli altri. Gli altri però non saranno errori, ma solo la logica conseguenza del primo bottone sbagliato.
Il mio lavoro mi rendeva uguale a tutti gli altri. Non mi permetteva di esprimermi. Ero sostituibile come un bullone di una macchina, e questo condizionava tutti i miei rapporti. Perché poi la sera, quando tornavo a casa, avevo voglia di stare con una persona che mi avesse scelto. Volevo essere SCELTO! Volevo una persona che voleva me. Una persona per la quale io non potevo essere sostituito da un giorno con l'altro. Una persona che mi facesse sentire speciale. Diverso da tutti. Un individuo. Una persona. Un principe azzurro.
Dava l'idea di essere una donna che dona tutto, ma non regala niente.
Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
La cosa più fastidiosa quando mandi un messaggio a una persona a cui tieni è che dal momento dell'invio parte il conto dei minuti. Rispondi, rispondi, rispondi. Non ha risposto. Magari ha il telefono spento. Che faccio chiamo, faccio uno squillo per vedere se è acceso? E se poi è acceso? Messaggio più chiamata: divento pesante. Chiamo con anonimo. Solo che se faccio uno squillo e poi metto giù capisce che sono io che controllo. Lo capisce? Sì, lo capisce. A volte i minuti non sono solo minuti, sono reincarnazioni di vite.
Fabio Volo (1972) è un conduttore radiofonico e televiso, scrittore e attore italiano. La carriera letteraria di Fabio Volo inizia a partire dall'anno 2000, quando pubblica il suo primo romanzo Esco a fare due passi, che si rivela un significativo successo. In seguito Fabio Volo pubblica altri libri, fra cui "Un posto nel mondo" e "Il tempo che vorrei", continuando a trovare il favore dei lettori.
Sono numerose le sue frasi, aforismi e le citazioni che vengono ricordate.
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