Giorno e notte, un fuoco divino ci spinge ad aprire la via. Su vieni! Guardiamo nell'Aperto, cerchiamo qualcosa di proprio, sebbene sia ancora lontano
Delle loro gesta si nutrono i figli del sole, essi vivono della vittoria, nel proprio spirito si ricreano e la loro forza è la loro gioia
Felice l'uomo a cui una patria fiorente dà gioia e forza al cuore
Ciò che ha reso lo Stato un inferno è il fatto che l'uomo ha voluto farne il proprio Paradiso
Se volevo cercarla con l'occhio, si faceva buio innanzi a me; se mi volevo volgere a lei con una paroletta, mi soffocava in gola
È bello quando due esseri uguali si uniscono, ma che un uomo grande innalzi innanzi a sé chi è inferiore a lui, è divino
Noi compiangiamo i morti, quasi sentissero la morte; e i morti hanno pur pace. Ma questo, questo è il dolore, che non ha uguali, questo è il senso dell'annullamento totale, che non dà tregua; quando la nostra vita perde così il suo significato, quando il cuore dice in tal guisa a se stesso: «tu devi cadere e nulla rimane di te; tu non hai piantato alcun fiore, non hai costrutto nessuna casa; oh, almeno potessi tu dire: io lascio sulla terra una traccia di me! Ahi! che l'anima può essere sempre sì piena di brama e nello stesso tempo, tanto scorata!»
Vi sarà una sola bellezza, e umanità e natura si fonderanno in una universale divinità
Vi è un tempo dell'amore come v'è un tempo in cui si vive nella culla felice. Ma la vita stessa ce ne sospinge fuori
Siamo un segno che non indica nulla, siamo senza dolore, e abbiamo quasi perso il linguaggio in terra straniera