Tutta la narrativa, a partire dai romanzi ammuffiti nelle biblioteche, è censurata dagli interessi della classe dominante. E soprattutto la letteratura giovanile, quella roba melodrammatica che quasi ogni ragazzo prima o poi divora, trasuda le peggiori illusioni del 1910
Se si elimina la libertà di parola, le facoltà creative inaridiscono.
La Neolingua, infatti, era distinta da quasi tutte le altre lingue dal fatto che il suo vocabolario diventava ogni giorno più sottile invece di diventare più spesso. Ogni riduzione rappresentava una conquista, perché più piccolo era il campo di scelta e più limitata era la tentazione di lasciar spaziare il proprio pensiero. Si sperava, da ultimo, di far articolare il discorso nella stessa laringe, senza che si dovessero chiamare in causa i centri del cervello.
Questo progetto era chiaramente ammesso nella parola in Neolingua "ocolingo", che significava "parlare come un'oca".
Fede e non fede sono suppergiù la stessa cosa purché facciamo ciò ch'è consueto, utile e accettabile.
Le creature di fuori guardavano dal maiale all'uomo e dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due
Il cristianesimo e il socialismo internazionale sono forze insignificanti, se paragonati al patriottismo. Hitler e Mussolini riuscirono a conquistare il potere soprattutto perché intuirono questa verità, che i loro nemici non capivano
Quattro zampe buono, due zampe cattivo
I cattolici e i comunisti sono simili nel considerare che quelli che non hanno le loro convinzioni non possono essere sia onesti sia intelligenti.
I filosofi, gli scrittori, gli artisti, persino gli scienziati, non hanno solo bisogno di incoraggiamento e di un pubblico: hanno anche bisogno del costante stimolo degli altri. È quasi impossibile pensare senza parlare. Se si elimina la libertà di parola, le facoltà creative inaridiscono
È quasi impossibile pensare senza parlare.
George Orwell (1903 - 1950) è stato uno scrittore e giornalista inglese, uno dei maggiori autori della saggistica britannica. In realtà George Orwell è lo pseudonimo di Eric Arthur Blair.
Oltre che romanziere e narratore Orwell è ricordato anche come opinionista culturale e politico.
La sua visione di una distopia totalitaria è stata così caratteristica da dare vita all'aggettivo "orwelliano".
I romanzi più popolari di George Orwell sono sicuramente La fattoria degli animali e 1984.
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