«Parliamoci chiaro.» Ho sempre temuto questa frase, che non è mai un invito alla trasparenza, ma l'apertura delle ostilità
AEROMOBILE - Termine usato dagli altoparlanti negli aeroporti italiani, quando l'aereo ritarda. Esprime tecnicità, efficienza, rinnovamento
I fanatici non sono gli unici convinti di possedere la verità , sono solo i più terrorizzati di perderla
Abbiamo abolito la certezza della pena, non ci resta che abolire la certezza della colpa
Lo scrittore migliora con gli anni. Il paragone più frequente è il vino. Anche se pochi vini migliorano con il tempo. L'ascesa dello scrittore è invece inarrestabile e tocca il suo culmine con la decrepitezza e la morte. Lo scrittore morto è immortale
Noi viviamo nell'universo della pubblicità commerciale, dove non esistono la malattia e la morte, tranne che in quella dei farmaci e delle pompe funebri. Ma nei momenti duri della vita gli uomini ritrovano la verità della parola. Sono i momenti euforici a renderli idioti
Biblioteche in fiamme - Il destino ultimo delle biblioteche, tranne quella che Bachelard colloca in paradiso, è sempre stato il fuoco
Sedurre significa incarnare, agli occhi di un altro, la sua attesa. E questo, nella seduzione intenzionale, implica fatalmente un travestimento
Incombe sulla vecchiaia un pericolo più grande che quello di essere, come diceva Mimnermo, invisi ai fanciulli e disprezzati dalle donne: la saggezza
La contemporaneità non esiste. Non esiste, dopo la Relatività, nella fisica e non esiste, dopo la Storia, nell'arte. Che i classici siano nostri contemporanei è un conforto idealistico e una menzogna pubblicitaria. Questa però non è una conclusione, ma una premessa. L'esperienza dei classici ci dice il contrario. Non sono nostri contemporanei, siamo noi che lo diventiamo di loro. Dimenticarli in nome del futuro sarebbe il fraintendimento più grande. Perché i classici sono la riserva del futuro
Giuseppe Pontiggia (1934-2003) è stato un critico letterario e scrittore italiano.
Da opere di Pontiggia come "Vite di uomini non illustri" sono stati tratti film di registi italiani.
Tra gli scrittori stranieri che Giuseppe Pontiggia ha introdotto in Italia si ricordano Herman Hesse.
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