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Non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno. Ci si deve risolvere ad amare anche le imperfezioni, altrimenti ci si illude

 


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9 commenti    

9 commenti:

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  • Vincenza Oliveri il 21/12/2011 12:21
    Le imperfezioni sono parte della vita e nel loro insieme possono anche costruire la perfezione.
  • il 01/06/2011 11:25
    Bella...
  • rosaria esposito il 29/04/2011 21:25
    5 STELLE 5
  • Donato Delfin8 il 21/03/2011 00:32
    eh già ... diciamo che poi c'è chi sbircia in quello altrui
  • soffice neve il 20/03/2011 21:09
    io non cerco alcuna similitudine... quando ho avuto un giardino l'ho lasciato libero di fiorire e respirare a suo piacimento...
  • il 22/02/2011 22:59
  • il 15/04/2010 15:47
    Eccone un altro (protestante di religione) che, come è detestabile e invariata consuetudine anche della chiesa cattolica in generale, si consola al pensiero che il "difficile" della vittoria sulle proprie debolezze sia meglio chiamarlo "impossibile". Uomo volgare travestito da sapiente.
  • Andrea Tessadri il 24/01/2010 13:25
    Il giardino è parte del simbolismo e dell'allegoria classica, è una delle metafore poetiche più usate in assoluto. Può ricoprire diversi significati, ma solitamente è associato alla vita stessa, ai suoi aspetti sociali ma anche all'intimità e ai ricordi di una singola persona. Manzoni ne fa uso nei Promessi Sposi in entrambi i modi. Anche Voltaire lo ricorda alla fine di Candido ("noi dobbiamo curare il nostro giardino", Tasso lo associa ad un altro tema comune (il labirinto), mentre D'Annunzio ci costruisce sopra tutti i suoi Poemi Paradisiaci. Ci sono poi i casi in cui il giardino assume un'aria negativa, come tra la quasi totalità dei decadenti.
    Detto questo, non è troppo difficile cosa voglia dire l'aforisma di Hesse: basta sostituire la parola "giardino" con "vita".
  • roberto volpe il 06/12/2009 18:27
    Non capisco il giardino di cosa è metafora...