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Frasi di Indro Montanelli

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Un giorno fui convocato a Palazzo Venezia, era il 1932 e avevo 23 anni, perché il duce voleva vedermi. Ero emozionatissimo, entrai e mi misi sull'attenti, e il duce che faceva finta di scrivere mi lasciò lì per un quarto d'ora e alla fine mi disse: Ho letto il vostro articolo sul razzismo. Bravo, vi elogio. Il razzismo è roba da biondi, continuate così. Sei anni dopo fece le leggi razziali. Perché questo era Mussolini, diceva una cosa e ne faceva un'altra, secondo il vento del momento. Non creava il vento, vi si accodava da buon italiano



Purtroppo la pace, per ottenerla, bisogna essere in due a volerla



I cinici sono tutti moralisti, e spietati per giunta



Pertini ha interpretato al meglio il peggio degli italiani



È pericoloso porre in modo sbagliato questioni sostanzialmente giuste



Più approfondisco questo tema delle regioni, e più mi sgomenta il doverne scrivere. Ci vuol poco a capire che questi regionalisti lombardi perseguono, consapevolmente o inconsapevolmente, un piano secessionista cisalpino. E, una volta che ne abbiano lo strumento, riusciranno a realizzarlo. Non per nulla Bassetti parla già non più di
egione lombarda, ma di
egione padana, di cui il resto d'Italia non sarebbe che un'appendice. Se ce la fanno, addio Risorgimento! Non era che una finzione, d'accordo, e in pratica ha fallito. Ma con che lo sostituiremo?



La depressione è una malattia democratica: colpisce tutti



[Silvio Berlusconi] Il macigno che paralizza la politica italiana



Il dispotismo è sempre un malanno. Ma ci sono delle situazioni che lo rendono necessario



Sta arrivando l'uomo della provvidenza. E io, in vita mia, di questi personaggi ne ho già conosciuto uno. Mi è bastato. Per sempre





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