Le lacrime sostituiscono talvolta un grido.
Aveva osservato che quando due italiani si trovano allo stesso tavolo, avevano la gran voglia di lasciarlo per non sentire più l'altro.
È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta, raramente, non si può fare a meno.
Che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente.
La vita non è né brutta né bella, ma è originale!
Oggidì era acquisito dalla scienza che le giovani e belle donne erano più necessarie ai vecchi che ai giovani. Naturalmente, oltre che la sorpassata legge morale, perché a questa necessità sia corrisposto, c'era l'ostacolo che anche alle giovani e belle donne era concessa la libertà di disporre di sé. Forse contro ogni giustizia, perché per la loro giovinezza e per la loro bellezza esse alla libertà non sono preparate. Oggetti troppo preziosi, venivano distribuiti anche più ingiustamente dell'oro stesso. Si conquistavano anche con un paio di mustacchi bene impomatati. Ai vecchi non si concedevano che in casi rarissimi: Gerontomania.
Quaggiù quando noi non ci vogliamo male ci amiamo tutti, ma però i nostri vivi desideri accompagnano solo gli affari cui partecipiamo.
La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai, il futuro, rende la vita più semplice, ma anche tanto priva di senso.
Fra il cane e l'uomo c'è un'altra grande differenza. L'uomo cambia d'umore ad ogni istante come una lepre furba di direzione. Invece ce ne vuol altro per far cambiare d'umore al cane. Talvolta Argo è lieto e vuol bene a tutti. Taglia l'aria con la coda perché in lui manca ogni sospetto e sa che non c'è nessuno che voglia pigliarlo per quella parte inerme. Poi è assalito da un dubbio: Forse qualcuno non gli vuol bene. Ma il dubbio è domato dalla sua coda che grida al vento: Tutto va bene e sono tutti amici. È difficile frenarla se non si presenta l'evidente necessità di celarla fra le gambe. Ma l'uomo è un animale disgraziato perché non ha la coda.
È simpatica la gioia di chi ha saputo conquistarsi una parte esuberante del commestibile e si manifesti pure al sole in mezzo agli applausi.
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