Se per "un giro" s'intendesse la chiusura del cerchio del pensato, allacciandolo alla sua sintesi, allora si otterrebbe l'Ouroboros, il drago che si morde la coda nell'incapacità di uscire dal recinto di una logica deforme a causa del suo procedere da ipotesi e non da princìpi assolutamente certi. Non occorre essere dei coglioni per non avere la capacità di intuire l'essenza dei princìpi di ordine universale, solo i rarissimi individui illuminati hanno accesso, per volontà dell'Assoluto, alla conoscenza iniziatica.