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Il risultato è la scomparsa del talento, l'involuzione autarchica del gusto, il trionfo del finto bello, del fasullo, del provinciale, del mediocre. Nell'arte, nel design, nell'architettura, nell'industria. E dire che solo mezzo secolo fa l'Italia spopolava nel mondo grazie alla bellezza, all'originalità, al genio: la Vespa, la Guzzi, la Cinquecento, la Giulietta, l'Olivetti Lettera 22, la sedia Superleggera di Giò Ponti, le lampade Fontana e Castiglioni. Anche in questo senso Berlusconi è l'effetto, non la causa: le sue mirabolanti imprese televisive non hanno mai varcato la cinta daziaria, e appena si sono affacciate oltre Chiasso sono miseramente fallite o finite in tribunale

 


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3 commenti    

3 commenti:

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  • Virginio Giovagnoli il 10/01/2011 10:24
    Devo dire, purtroppo, che c'è molta verità
  • ignazio de michele il 09/09/2010 21:49
    stesse affermazioni di un tizio campato qualche anno fa e, quando è morto gli hanno trovato in tasca trenta denari
  • Pino Badalamenti il 14/08/2010 17:05
    beh mi sembra che controllare la Società Endemol (società produttrice di Format televisivi con sezioni logistiche in tutti i più grandi mercati televisivi europei) non sia proprio una cosa da nulla.