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Frasi di Pier Paolo Pasolini

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deponendo l'onestà delle religioni contadine, dimenticando l'onore della malavita, tradendo il candore dei popoli barbari, dietro ai loro Alì dagli occhi azzurri - usciranno da sotto la terra per uccidere - usciranno dal fondo del mare per aggredire



Quando un giovane, o un anziano molto aggiornato, accusando se stesso e gli altri - fino a ridursi alla disperazione e allo sciopero - dice che non c'è nulla da fare, che il sistema non può fatalmente non «mangiare» dice in realtà: io desidero essere mangiato, sparire



Non ha importanza dove si è nati, quando come e dove si sono avuti i primi approcci con il calcio, per diventare un appassionato, un tifoso. Il tifo è una malattia giovanile che dura tutta la vita. Io abitavo a Bologna. Soffrivo allora per questa squadra del cuore, soffro atrocemente anche adesso, sempre



La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi.



La Chiesa non può che essere reazionaria: non può che essere dalla parte del Potere; non può che accettare le regole autoritarie e formali della convivenza



La verità non sta in un solo sogno, ma in molti sogni.



In questo mondo colpevole, che solo compra,
e disprezza,
il più colpevole son io,
inaridito dall'amarezza.



È esperienza di ogni giorno: si richiede la santità agli altri, per tenere tranquilla la coscienza, nel momento i cui ci si accorge che non sono santi. Ma nel momento in cui ci si accorge che lo sono, li si consacra. La consacrazione li discrimina, li cataloga: li rende innocui, e anche un po' ridicoli e ufficiali



Un enorme parte degli italiani della classe dirigente sono moralmente degli atrofizzati: dei disperati che si riducono a servi e automi, o che cercano di salvarsi nell'ironia e nel cinismo. Purtroppo, gli italiani in genere, appunto perché affiorati da secoli di sottogoverno, si sono fatti un po' alla volta un tipo di intelligenza puramente analitica il cui aspetto esteriore e appariscente è la furberia e la vivacità.



La società preconsumistica aveva bisogno di uomini forti, e dunque casti. La società consumistica ha invece bisogno di uomini deboli, e perciò lussuriosi. Al mito della donna chiusa e separata si è sostituito il mito della donna parte e vicina, sempre a disposizione. Al trionfo dell'amicizia tra maschi e dell'erezione, si è sostituito il trionfo della coppia e dell'impotenza. I maschi giovani sono traumatizzati dall'obbligo che impone loro la permissività: cioè l'obbligo di far sempre e liberamente l'amore





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