Non posso legarmi a nessuno schieramento politico. Non è la prima volta che mi viene proposto, ma per fare lo scrittore devo essere super partes.
Si crede stupidamente che un atto criminale per qualche ragione debba essere maggiormente pensato e voluto rispetto ad un atto innocuo. In realtà non c'è differenza. I gesti conoscono un'elasticità che i giudizi etici ignorano
Impegnarsi vuol dire soprattutto rischiare. Non solo la vita, ma la propria serenità
La battaglia alle organizzazioni criminali, l'ho vista fare da persone di ogni estrazione politica e sociale. Ho visto, quando ero bambino, manifestazioni nei paesi assediati dalla camorra in cui sfilavano insieme militanti missini, democristiani, comunisti e repubblicani. L'onestà non ha colore, spesso così come non ne ha l'illegalità
I boss nei loro memoriali di denuncia con scherno supremo scrivono di me "noto romanziere", cioè "noto contaballe", magari anche un po' omosessuale, offesa massima per i camorristi.
I migranti non vengono in Italia soltanto per fare il lavoro che gli italiani non vogliono più fare. Ma vengono a difendere i diritti che gli italiani non vogliono più difendere
Raccontare come stanno le cose vuol dire non subirle.
Il pericolo non nasce da chi pesca, trova, una nuova notizia, il pericolo nasce da chi la riesce a far passare, da chi rompe la crosta degli addetti ai lavori, da chi in qualche modo riesce a far veicolare dei messaggi, dei racconti
Mi ritrovo con una grande voglia di vendetta contro chi mi costringe a questa vita e talmente nervoso che mi rovino le mani dando cazzotti contro il muro. E chissà come sarei ridotto se non mi potessi sfogare allenandomi con uno degli amici che mi proteggono, pugile un tempo, prima di entrare nell'Arma.
Salman Rushdie mi ha messo in guardia dicendomi che dovevo trovare il coraggio di uscire dalla mia prigione altrimenti il pubblico ci si affezionerà troppo e vorrà continuare a volermi rinchiuso.
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