La critica italiana ha poca dimestichezza con il cinema brillante, il cinema che diverte, e quindi ha avuto sempre un giudizio diminutivo nei suoi confronti.
Io amo le donne, non sarei capace di farne a meno. Ti danno entusiasmo e quando anche le lasci resta dentro di te una piccola parte di loro.
Inflazione significa essere povero con tanti soldi in tasca.
L'ispettore delle imposte crede esattamente il doppio di quello che gli si dice.
Credo che in Italia la gente non si preoccupi veramente della politica. La nazione è per certi versi fortemente politicizzata, viviamo in un'atmosfera politica ma, a mio parere, gli italiani sono ancora indifferenti nei confronti della politica in senso proprio. Per esempio, gli operai lottano per la loro condizione, ma si tratta più di una politica a livello sindacale che di una politica di carattere generale.
Di fronte al compiacimento del difetto, l'arrangiarsi e la grande furberia che erano le caratteristiche del personaggi di Sordi per esempio, io contrapponevo una ricerca personale ma che mi era in un certo senso consegnata attraverso le sceneggiature su un personaggio a volte sprovveduto, anche cinico, materialista e in certi casi persino volgare, se vogliamo, ma che all'interno delle storie ha sempre avuto da parte mia non una giustificazione ma piuttosto un momento di attenzione psicologica.
Amo il cinema non in quanto tale ma perché rappresenta la possibilità di raccontare storie che riguardano la nostra vita, i nostri problemi: mi piace inserirmi in questi problemi e analizzarli; se non lo facessi nel lavoro, mi resterebbe ben poco tempo per farlo nella mia giornata.
Amo Cremona, la amo anche se ogni qualvolta ci torno mi trattano come se fossi l'ultimo della cordata. Incontro un tale col quale ho giocato a biliardo, ho fatto partite con la palla di pezza per le strade e gli grido "Ciao Giuà". E quello? A stento mi risponde con un "salute". Tremenda la provincia.
È davvero deprimente constatare che il pubblico preferisce un lavoro brutto.
L'ottimista è un uomo che, senza una lira in tasca, ordina delle ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla trovata.