Credo che in Italia la gente non si preoccupi veramente della politica. La nazione è per certi versi fortemente politicizzata, viviamo in un'atmosfera politica ma, a mio parere, gli italiani sono ancora indifferenti nei confronti della politica in senso proprio. Per esempio, gli operai lottano per la loro condizione, ma si tratta più di una politica a livello sindacale che di una politica di carattere generale.
È davvero deprimente constatare che il pubblico preferisce un lavoro brutto.
Come regista, non credo che diventerò mai un genio, se no lo avrei rivelato sin dal primo film. Mi manca l'invenzione folle, quel minimo talento un po' pazzo che trovo indispensabile per il mestiere di regista.
Ciò che amo di più nel cinema, è la possibilità di analizzare, attraverso i miei personaggi, la mediocrità dell'uomo. Io riconosco a me stesso molte caratteristiche della mediocrità, non tutte naturalmente; così le mie, unite a quelle due o tre che figurano permanentemente nel personaggio, hanno fornito una sorta di annuario, di glossario della mediocrità umana.
L'uomo mangia anche con gli occhi, specie se la cameriera è carina.
Amo il mio prossimo e, in partenza, non penso mai che qualcuno mi avvicini per tirarmi colpi mancini, per ingannarmi. Vivo in una perfetta buonafede, credo a molte cose, ho fiducia nelle persone e, molte volte, mi accorgo di essermi sbagliato; sono anche un po' ingenuo.
Cosè il successo? Non lo so, lo sanno coloro che non l'hanno mai avuto. Non si fa in tempo a rendersene conto. È cosi rapido.
Nei miei personaggi non c'è un reale pentimento ma c'è la desolazione, la disperazione in certi casi, e comunque un rimanere attonito di fronte alla manifestazione dei propri difetti.
Sono sensibile alla mediocrità degli altri, questo mi è sempre servito quando ero attore comico di rivista: il mio personaggio aveva origine sempre nell'osservazione della mediocrità della vita e quindi degli uomini.
Ho notato che quando ho lavorato come un operaio disciplinato sotto la direzione di un regista, anche intelligente, è che per non avere problemi mi sono lasciato guidare dall'inizio alla fine, il film non è mai stato un grande successo, ho sempre avuto delle grandi delusioni. Per quanto mi riguarda sono convinto che devo poter dare qualcosa, sennò è inutile scegliermi.