Ora è una città che, avendo smesso almeno dalla morte dell'Avvocato di essere messa in ombra dalla Famiglia (non che non abbiano più influenza in città, sia chiaro), ha riscoperto, ed è stata fondamentale per questo la visibilità internazionale fornita dalle Olimpiadi 2006 che tanto ci sono costate economicamente, una dimensione di polo culturale che Milano ha tentato negli anni di assorbire. Torino vive principalmente del Piemonte e dell'estero, grazie al più fornito Museo Egizio del mondo dopo quello del Cairo, al Museo del Cinema ed alle residenze sabaude (vedere la diretta della Cenerentola di Verdone qualche mese fa).
A livello nazionale i più invece la conoscono per Fiat, Juventus e (forse) da quando fatto le celebrazioni per Italia 150.
Ecco, con questo posso spiegare la prima delle due affermazioni di Eco.
Per la seconda l'interpretazione corretta sarebbe da chiedere a lui in persona. Io credo si riferisse al ruolo del Piemonte per l'unificazione dell'Italia, ma potrei benissimo sbagliare. Potrebbe essere l'unificazione non politica ma quanto a livello di cinema, televisione (in Italia nati a Torino), motorizzazione (qui la Fiat, volenti o nolenti, c'entra...) e chissà quant'altro.
Si è dimenticato i soldi ( DI TUTTI GLI ITALIANI) che l'ITALIA a dato alla fiat che senza la quale Torino non sarebbe nulla.
Concordo con Giacomo Scimonelli, sembrano discorsi leghisti; queste parole sarebbero state bene in bocca a calderoli e company