L'aver con chi piangere menoma il pianto d'assai
Non perdo mai occasione d'imparare a morire; il più gran timor ch'io abbia della morte è di temerla
La forza governa il mondo, (pur troppo!) e non il sapere: perciò chi lo regge, può e suole essere ignorante
Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli.
Spesso è da forte più che il morire, il vivere.
Ove son leggi tremar non dee chi leggi non infranse.
La ragione ed il vero sono quei tali conquistatori, che, per vincere e conquistare durevolmente, nessun'altra arme debbono adoperare, che le semplici parole. Perciò le religioni diverse, e la cieca obbedienza, si sono sempre insegnate coll'armi; ma la sana filosofia e i moderati governi, coi libri.
Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del padreterno. Non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me: che farete da soli?
Chi molto legge prima di comporre, ruba senza avvedersene e perde originalità, se ne avea.
Mai si può veramente ben conoscere il pregio e l'utilità di un amico verace, quanto nel dolore.