A parte il fatto che di aquile in giro non ne vedo. Invece di falchi, colombe, poiane, pavoni, pappagalli, gazze, e sterne - queste ultime, secondo alcuni, gli uccelli più stupidi del pianeta - sì. Se ne vedono tutti i giorni. E tanti.
La considerazione di Blake mi offre anche l'occasione per aggiungere che, in vita mia, ho visto pochi uccelli salire davvero in alto solo grazie alle loro ali. Ma questa è un'altra storia. O almeno credo.
be', bisogna considerare l'epoca in cui è stato scritto, sennò l'erotico oggi ci starebbe tutto. E fa riflettere di come le parole cambino di significato nel tempo. La metafora invece non è anacronistica ma sempre valida, e mette d'accordo tutti. Io, per esempio, penso ai raccomandati, che salgono sparati in alto.
Icaro, voleva con le sue ali di cera volare in alto... ma le sue ali dal sole sono state sciolte, è meglio non inorgoglirsi di quello che sappiamo fare, per noi che abbiamo i piedi per terra, chi si umilia sarà esaltato davanti a DIO!
Questa non è una metafora, dice solamente che con le proprie forze non è possibile elevarsi al di sopra delle proprie limitazioni. La questione, però, andrebbe affrontata diversamente, perché se è vero che certi ostacoli non possono essere superati oggi, potranno esserlo domani quando saremo riusciti a migliorare la forza delle nostre ali che è in diretto rapporto con l'ampiezza della nostra consapevolezza la quale dipende dalla qualità del nostro agire... che si affina attraverso il sacrificio del proprio egoismo.
Bisogna capirla questa affermazione. Se non è erotica, allora
immagino che voglia significare che ogni sforzo debba essere commisurato al premio ricevuto.