È un aforisma ormai datato in quanto oggi non c'è più quella netta distinzione fra campagnoli e cittadini, e la città di oggi non è quella che c'era a fine 600, ma credo che se fossi vissuto all'epoca di Congreve avrei scritto lo stesso.
Non è che se un cretino con un po' di notorietà scrive una scempiaggine, questa deve per forza essere considerata tra gli aforismi... non so' che commentare, se non ribadire che mi pare un'asserzione insignificante, fatta da un piccolo uomo che generalizza il mondo a modello dei suoi complessi