No, il saggio non si pone nella posizione di doversi criticare, perché ciò che conosce non è farina del suo sacco dato che la verità gli è pre esistente. Il saggio vede le cose pre quello che sono e le conosce intimamente perché il suo conoscere lo identifica a quelle cose. Il vero saggio non inventa le verità, le conosce solo perché le vede e in questo suo identificarsi non c'è posto che per criticare le proprie azioni, non la conoscenza che non è un'invenzione sua.
Il vero saggio è uno ricco di REALTA. AUTENTICA. Consapevole di quanto facile sia ingannarsi nel coglierla.
Lo sciocco è uno che esulta continuamente e smisuratamente per stupidaggini autentiche.
Per il saggio la conoscenza è in continuo divenire ed egli sa che non finirà mai di apprendere.; lo stupido non si pone il problema poiché crede di sapere "a prescindere".