Per alcuni è la balena bianca, per gli altri la pistola, il fumo o il veleno, l'alcool o una folle ossessione. Il suicidio ha più seguaci degli dei.
Il giorno che morirò, sulla mia tomba non voglio un crocifisso ma il simbolo del riciclaggio, come sulle lattine.
In termini psicologici la paura della morte può essere assimilata alla paura che abbiamo nel dover interrompere un'abitudine ben radicata in noi; e la vita, in tal senso, è la più fissa delle nostre abitudini.
la vita è come un baleno di luce dato da un lampo che ingobbe in una stanza oscura illumina in modo intenso padroneggiando di tutta la stanza, ma sparisce in fretta e il buio che lascia e triste e incomprensibile.
Spesso la vita non mantiene le sue promesse. La morte sì, è più seria.
Alla fine ha vinto l'entropia
Pochi uomini hanno aspettato volentieri la fine, ... al contrario lei ha sempre avuto la cortesia di aspettare tutti!
Ci lamentiamo sempre per questa crisi, per questi maledetti soldi.. mentre in realtà dall'altra parte del mondo c'e' gente che muore per colpa di tutto questo.
Non voglio essere sepolto in una bara nè incenerito in un forno ma nudo, nella nuda terra sconsacrata, avvolto in un lenzuolo bianco.
Ognuno ha il suo vizio. Chi fuma, chi beve, le donne, le carte... Alcuni ne hanno più di uno. Chi non ne ha dovrebbe scegliersene uno e sperare che venga ucciso da esso. Credo non sia del tutto orribile poter credere di avere una chance sulla morte. Di potersi scegliere la propria sorte. Che poi alla fine ci investa uno scuolabus, o ci attacchi un cinghiale selvatico, o ci ammazzi il surriscaldamento globale, o un tornado, o un incendio, o la religione, o la povertà, o la guerra, o un anziano con un badile conta poco. Ma diamocela una possibilità di beffare il destino.
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