Con la morte il tempo acquisisce fattezze spaventosamente determinanti, e la permanenza del suo scorrere diviene dolorosamente tangibile.
noi non sappiamo se riavremo i nostri morti ma i morti sanno che riavranno noi questa è l'unica certezza
Il Destino è solo un'invenzione umana atta a giustificare le avversità della vita...
In termini psicologici la paura della morte può essere assimilata alla paura che abbiamo nel dover interrompere un'abitudine ben radicata in noi; e la vita, in tal senso, è la più fissa delle nostre abitudini.
Quando si ha personalità allora si cerca di copiarne il Nick per confondere chi legge - adesso cercano di clonarmi con un nuovo Tore Martino - Ma la differenza è enorme, io sono (si legge in alto nella mia pagina iniziale in Trasparenza c'è scritto ToreMartino) il Clone che è sempre Lingua-lunga - che sporca senza Gu-anti in alto in trasparenza si legge MoreMartino - per la cronaca Morirà eccome se morirà, come era morto il clone del clone dell'arabesque con la foto di una scimmia. Namastè MoreMartino hai poca fantasia Linguaccia -
A tutto c'è un inizio e una fine la vita e il tramite per arrivare da un punto all'altro
Le lacrime amare versate su una tomba sono per le parole non dette e per le cose non fatte.
La condizione dopo la morte è la stessa del prima di nascere.
La morte è un punto:non ha dimesioni. Tutto il resto ne ha infinte.
E fragore e fulmini furono la punizione in un cielo che sposò il nero degli incubi... e la vita si riconobbe nel ricamo delle dolenze. Urlò alla voce del terrore appostata sul ciglio di una strada a Kabul e richiamò poi quel silenzio, dopo il frastuono di anime depredate, che cercava solo un altro punto dove stragi senza fine fanno della vita un ennesimo tormento.
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