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16 commenti:
Anonimo il 13/07/2009 18:09
infatti non ce ne sono.. quindi a che serve bestemmiare? È solo uno spreco di energia.. poi non so se a qualcuno il farlo possa essere in qualche modo terapeutico..
se ci sono modi intelligenti d'imprecare fammi sapere
Anonimo il 13/07/2009 17:44
la bestemmia è un'imprecazione, ed è volgare la persona che impreca, non importa contro chi lo faccia.
Non vedo ragioni perchè un ateo debba bestemmiare, lo trovo poco intelligente, lo stesso dicasi per il credente.
alla fine è solo un'abitudine. il fatto che siano così efficaci è puramente derivato dalla cultura, dagli usi e costumi quotidiani, da una spinta mediatica.
questo aforisma mi è venuto in mente sapendo che un tempo non bestemmiavo poiché ero ancora indeciso ora non sono + timorato, ma anche conscio che sarebbe insensato maledire un essere al quale non credo mi rammarico dell'efficacia che hanno le bestemmie nell'esprimere la propria rabbia in una situazione qualsiasi ancora adesso non le pronuncio, soprattutto perché non mi ci ero mai abituato prima ed anche perché qualcuno potrebbe avere l'arguzia di citarmi il paradosso che ho esposto
la tua reazione salvatore l'ho sperimentata spesso i credenti vedono fedi anche in chi non le ha è come dire che se uno non crede nei fantasmi allora deve credere ai vampiri
Anonimo il 16/01/2009 21:36
Chi non crede in Dio non è crede in niente, crede ad un altro Dio.
già io da quando sono arrivato all'ateismo non dovrei + avere remore a bestemmiare, prima facevo di tutto pur di non pronunciarne ora però non ci sono comunque abituato
Anche questa volta hai trovato una verità che spesso passa inosservata, ma pensandoci è ovvia. Per i "veri" non credenti sono solo imprecazioni come altre, la musicalità e creatività della pronuncia e della combinazione sono indipendenti dalle parole pronunciate.
Però il fatto di bestemmiare è secondo me, puramente di derivazione culturale, e chi non crede è più immune a queste influenze culturali.