... passi... e Ti accorgi... di essere rimasto nel profondo... un bambino... come se niente fosse cambiato dal Tuo primo aprirti in vagito di sguardo sul mondo... ancor oggi passi... davanti ai fatti della vita... con manine tese... a voler prendere e dare... con gioiosi occhi stupefatti... indifesi... e soli...
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
Qui mi associo alla recensione del Linguanti, aggiungendo naturalmente i miei complimenti!
Anonimo il 05/06/2013 12:12
Tanti neanche s'accorgono e tanti altri fanno finta di nulla, solo qualcuno di stupisce e si domanda ancora... e sono gli unici, per cui valga la pena di sperare ancora.
Vincè
Molte persone quando cercano di ricordare momenti felici, vanno a cercare nella loro infanzia o giovinezza, e a ragione, perché per realizzare la felicità, è necessario essere liberi, emancipati dalle paure e dalle speranze, questa capacità purtroppo si perde con gli anni e con le responsabilità. Questo però non vuol dire che non possiamo più essere felici, l'uomo ha sempre la possibilità di realizzare una nuova innocenza.
Bravo