Nessuno che sia giusto può essere inconsapevole della verità che rispetta, ma quando si sa di essere giusti si tende a nasconderlo, perché mortificare chi non lo è... non sarebbe giusto.
Chiedo scusa se contraddico Vincenzo Questa è visione spietata dell'esistere e dell'essere: consapevolezza di ciò che si è, e di ciò che si deve, o si vuole, necessariamente negare agli altri.
No Greca, non è come dici e non lo è perché a questi livelli la consapevolezza della verità dei princìpi universali non è mai comunicabile. La consapevolezza di un uomo vero è assoluta, per questa assolutezza non può essere ridotta alla dimensione relativa e consequenziale nella quale stanno le parole. È la Libertà assoluta che non può contraddirsi e deve lasciare liberi gli esseri. Se la verità assoluta potesse essere comunicata gli esseri non sarebbero più liberi di scegliere e di comprendere in funzione delle scelte operate. Persino gli uomini veri e giusti sono liberi, se vogliono, di essere ingiusti, se così non fosse la loro giustizia sarebbe priva di valore.